“La ministra Bernini, in audizione oggi davanti a Camera e Senato, ha fatto affermazioni molto gravi quando ha detto che la riforma dell’università non può entrare in vigore. Si tratta di una riforma appena approvata, collegata alle missioni del Pnrr, frutto di un lavoro parlamentare che ha coinvolto tutte le forze politiche, che allinea finalmente l’Italia al quadro europeo. Una Riforma che introducendo i contratti di ricerca ha dato finalmente dignità al lavoro della ricerca e al profilo del ricercatore. Il contratto di ricerca è una fondamentale conquista in termini di diritti sociali, cancellare questa norma significherebbe un ritorno indietro molto grave. L’assegno di ricerca è stato in questi anni uno strumento che ha provocato una dinamica pesantemente precarizzante dell’università, per questo la sua cancellazione è stato un fondamentale passo avanti. Chiediamo alla Ministra Bernini e al Governo di non tornare indietro. Il problema della riforma è la mancanza di copertura finanziaria. Chiediamo con forza che venga superata la norma sull’invarianza finanziaria e vengano subito stanziati in legge di bilancio 200 milioni per il la ricerca di base finalizzato al reclutamento”. Lo dice il senatore del Pd Francesco Verducci, componente della Commissione Istruzione, università e ricerca.

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