Contribuirono a fine governo Prodi
‘Non rispondo a Mineo. Invece voglio fare una considerazione politica generale sulla necessità di compattezza del gruppo. Sono in Senato da dieci anni ma non so cosa significhi la formula dell’autosospensione. Ricordo bene però l’esperienza dell’Ulivo in Senato quando nel 2007 dodici senatori, dopo mesi di numerose e vivaci espressioni pubbliche di dissenso dal gruppo, decisero di uscirne per formare un nuovo gruppo’. Così il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda che poi continua: ‘Non ho mai condiviso quella scelta e ho chiaro il clima politico che determinò e le conseguenze che ebbe. Il governo Prodi – ricorda – morì per mano di Mastella, ma la sua fine fu fortemente preparata dalla nostra debolezza numerica (simile all’attuale) e dal dissenso pressoché quotidiano di un gruppo di senatori dell’Ulivo. Allora – continua – non era all’ordine del giorno la riforma Costituzionale, ma le missioni italiane di pace in aree martoriate del pianeta. L’esito politico fu devastante per il centrosinistra e gli italiani ci punirono alle elezioni successive. Tutto questo non si deve ripetere’, conclude il presidente dei senatori del Pd.

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