Italia più in affanno dei partner europei per deficit efficienza istituzionale e debolezza macchina pubblica
Estratto dall’intervista a Il Sole 24 Ore

«Chiuso con il bicameralismo e la riforma del Titolo V, dovremmo affrontare il tema del Cancelleriato, ossia del rafforzamento, in termini di efficacia, dei poteri del governo e del Primo ministro’. Lo afferma in un’intervista a Il Sole 24 Ore, il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Luigi Zanda. E continua: «Una volta razionalizzato e reso più efficiente l’iter legislativo con la fine del bicameralismo perfetto, riforma di cui si discute da 25-30 anni e che ora non è più rinviabile, credo che i tempi siano maturi per affrontare il tema del premierato–. Si tratta nell’insieme di riforme necessarie anche per modernizzare un percorso decisionale che così com’è non rappresenta una democrazia compiuta ed è un ostacolo allo sviluppo economico del Paese. L’Italia fatica molto più dei partner europei a scrollarsi di dosso la crisi economica proprio per il deficit di efficienza istituzionale e la debolezza della sua macchina pubblica». ‘Fine del bicameralismo perfetto con la trasformazione del Senato in Senato della autonomie, riforma del Titolo V, abolizione del Cnel, riforma costituzionale delle Province, legge elettorale’, un pacchetto già in campo, al quale Zanda aggiunge ‘la necessità di riformare i regolamenti parlamentari’ si tiene tutto insieme. qualsiasi ritardo – dopo trent’anni di discussioni – sarebbe non solo esiziale per il Paese, sottolinea Zanda, ma addirittura «autolesionistico»: «La fame e la sete di riforme che ora ha l’Italia dipendono da questi decenni di errori ed omissioni della politica e della classe dirigente’.

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