‘Lavoreremo fino a quando la riforma costituzionale non verrà approvata’. Lo ha detto il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, al termine della capigruppo nella quale ‘abbiamo chisto in capigruppo che prendesse atto che con
8mila emendamenti la riforma costituzionale non potrebbe essere approvata nemmeno alla fine del 2014, coninuando con il ritmo attuale sinora abbiamo discusso per 50 ore in dieci sedute solo per l’illustrazione degli emendamenti all’articolo 1’.

‘Abbiamo chiesto ai gruppi che riducessero consistentemente gli emendamenti tenendo quelli politicamente più rilevanti ma questa richiesta non è stata accolta – ha continuato Zanda – e allora abbiamo proposto che si operasse sull’orario di lavoro per dilatarlo il più possibile così lavoreremo dalle 9 all 24 a partire da lunedi prossimo compresi i fine settimana. Pensiamo che in questo modo i tempi verrano accorciati e ribadiamo l’esigenza forte che la riforma che è al Senato solo in prima lettura venga approvata prima che inizi il brevissimo periodo di vacanze di ferragosto’.

Oltre all’allungamento dei tempi Zanda ha spiegato che potrà essere usato il cosiddetto ‘canguro, ossia quel sistema per cui con un voto su un emendamento decadono quelli identici e immagino che un numero elevato decadranno perchè moltissimi emendamenti hanno contenuti simili’.

‘Non è un braccio di ferro con le opposizioni – ha risposto il capogruppo Pd ai giornalisti – abbiamo pensato che non fosse il
caso di adottare misure diverse e continuare a dare la possibilità al Senato di discutere ma nello stesso tempo è necessario che la discussione abbia un termine’.


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