Di Mineo non condivido nè opinioni politiche nè comportamenti
‘L’articolo 67 non c’entra nulla. Nessuno mette in discussione la libertà di espressione. Qui parliamo del lavoro delle Commissioni nelle quali si viene designati dai gruppi e dalla necessità che chi siede in queste commissioni, pur mantenendo la libertà di mandato, rappresenti le scelte politiche del gruppo a cui appartiene. E i regolamenti prevedono espressamente che un senatore possa essere sostituito. Si viene indicati nelle commissioni per ragioni politiche: bisogna essere competenti ed esperti, ma anche leali e responsabili’. Lo dice, in una intervista a La Repubblica, il presidente dei senatori del Partito democratico Luigi Zanda, che sottolinea come quella di martedì ‘sarà la sedicesima assemblea che i senatori del Pd dedicano alle riforme, senza contare due riunioni della Direzione nazionale del partito. E in commissione Affari costituzionali ci sono già state oltre settanta ore di dibattito: voglio solo rispondere a chi, come Corradino Mineo, ci accusa di limitare la libertà di espressione’. Zanda ricorda inoltre che nell’ultima Assemblea del Gruppo del Pd, i senatori hanno votato sulle decisioni prese dalla Direzione in merito alla riforma costituzionale e ‘ci sono stati solo 11 contrari e 4 astenuti’ su 107 senatori democratici.
‘La lealtà – aggiunge – è una precondizione per tutti. Ricordo che Mineo è stato eletto nel Pd come capolista in Sicilia E si è iscritto al gruppo per sua libera scelta’. E conclude: ‘Io distinguerei Mineo da tutti gli altri. Di 13 posso non condividere in questa circostanza le opinioni politiche. Di Mineo non condivido nemmeno i comportamenti’.

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