‘L’introduzione del reato di omicidio stradale nel Codice Penale è un fatto indubbiamente positivo’ afferma la Sen. Donatella Albano del Partito Democratico, intervenuta ieri in Aula, ‘non che non esistano già leggi in merito, ma d’ora in avanti sarà più chiara e agevole l’applicazione di pene più severe’.
‘Attualmente gli artt. 575 e 589 del c.p.p. prevedono la reclusione da 2 a 7 anni per chi compie il reato di omicidio colposo, da 3 a 10 anni per chi si trova in stato di ebbrezza o sotto stupefacenti, ma dobbiamo tenere presente che chi, in piena consapevolezza, trasgredisce al Codice della Strada, ad esempio non rispettando i limiti di velocità, compie reato di omicidio doloso’ continua la Sen, Albano, ‘Purtroppo, nonostante in alcuni casi più gravi i giudici di merito abbiano ritenuto di dover ravvisare gli estremi dell’omicidio volontario, sotto il profilo del dolo eventuale, la Cassazione non ritiene mai configurabile l’omicidio doloso,applicando sempre l’istituto della colpa cosciente. Il reato di omicidio stradale d’ora in avanti permetterà in modo inequivocabile l’applicazione di pene aspre’.
‘Siamo consci del fatto che non basta l’introduzione di questo nuovo tipo di reato per scongiurare i tristi fatti di cronaca cui assistiamo quotidianamente, ma che serve necessariamente un maggior controllo da parte delle Forze dell’Ordine al fine di prevenire reati come la guida in stato di ebbrezza e il superamento dei limiti di velocità che spesso sono correlati all’omicidio stradale, nonchè maggiore educazione presso gli automobilisti perchè tengano sempre una condotta rispettosa del Codice della Strada’ conclude la Senatrice ligure.

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