“Dall’editoria alle imprese al Mezzogiorno, sarà la polverizzazione di ogni forma di autonomia della società civile. L’obiettivo vero dei 5Stelle non è sconfiggere la povertà ma creare micidiali forme di asservimento e subalternità. Se avessero voluto veramente sconfiggere la povertà avrebbero potenziato il Reddito di inclusione, sostenuto i programmi per contrastare la povertà educativa, il lavoro del terzo settore soprattutto nei territori, ampliato la strategia per il Sud. Se avessero veramente voluto sostenere l’occupazione, non avrebbero scritto un Decreto che moltiplica licenziamenti e precarietà e tagliato quelle misure sul credito di imposta che al sud favoriva il lavoro a tempo indeterminato. L’obiettivo non è questo e lo certificano proprio i tagli ai danni del Mezzogiorno e delle imprese meridionali. Il team mani di forbice evocato da Di Maio, simile sempre più a uno sparviero, avrà esattamente questo compito: tagliare alla radice tutto quello che serve all’eccellenza di questo Paese e tutto quello che serve al Mezzogiorno per ridurre il divario. Fine degli investimenti e fine del sistema-paese. Fine delle politiche industriali. E fine di un Mezzogiorno che scommette su sé stesso e sul proprio futuro. Fine della libertà d’informazione. E fine delle piccole testate, soprattutto territoriali, indipendenti, come è stato possibile finora proprio grazie a un sistema pubblico che ha sostenuto il giornalismo indipendente come presidio imprescindibile della democrazia. Se c’è una forma del fascismo che riemerge, è qui. Lo chiamano cambiamento: sarà un deserto”. Lo dichiara la senatrice del Pd Teresa Bellanova.


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