Francesco Boccia, capogruppo del Pd, nonostante tutto, il governo ha portato a casa il risultato… «Se non lo avesse portato a casa non ci sarebbe più il governo. Battute a parte, ci sono arrivati mostrando tutta la loro inadeguatezza e non solo. Hanno dimostrato di essere una destra insofferente alle regole democratiche. Le parole di Foti sono indicative in questo senso: sono le parole di uno che mette in discussione le regole con cui si vota lo scostamento di bilancio, insomma stanno dimostrando di essere la solita destra italiana con lo sguardo rivolto al passato».
Ieri però erano finalmente presenti in Aula
«Per forza, i numeri dell’altro giorno alla Camera danno il senso del grado di responsabilità della destra: Forza Italia aveva il 32% di assenze, 23% Lega e 12% Fratelli d`Italia. Sono numeri che fanno capire che FI non si sente molto partecipe di questo governo e che la Lega quando può dare una stilettata a Meloni la dà volen- neri».
Comunque il governo riuscirà a varare il decreto del Primo maggio
«Quel decreto è una provocazione. Non ci sono le misure per la sicurezza del lavoro e il taglio sul cuneo fiscale non è niente di serio, mentre non si adeguano i salari all’inflazione. E poi vogliamo parlare degli inaccettabili tagli alla sanità pubblica di questo governo? O di quelli sugli asili nido? Con loro gli unici che fanno festa sono gli evasori, grazie ai condoni. Ma quel che è veramente grave è che questo governo vive alla giornata, non ha una visione dell`Italia ed è ai margini dell`Europa: anche rispetto alla riforma del Patto di stabilità non toccano palla e continuano a nascondersi sulla rettifica del trattato del Mes».
Voi avete fatto una scelta impegnativa: l’Aventino. E ieri lo avete fatto per ben tre volte…
«Se non rispettano le regole democratiche non abbiamo altri strumenti dentro il perimetro della democrazia. Oggi alle provocazioni di Foti non si poteva non reagire in quel modo. Foti ci ha detto che la colpa di quello che è accaduto era del sistema di voto. Insomma, hanno buttato giù la maschera è noi non avevamo alternative se non quella di uscire. Quella di Foti è stata un’offesa non solo al Pd ma alle regole della democrazia. Il loro ragionamento è questo: andiamo sotto e perciò cambiamo le regole. La stessa tentazione che li sta spingendo a togliere il doppio turno nell’unica legge elettorale che funziona, quella dei sindaci».
Ripetiamo la domanda: ma questo giustifica un triplo Aventino come il vostro di ieri? Anche sui giudici speciali non avete partecipato al voto.
«Noi avevamo chiesto la parità di genere ed è finita con nove uomini e tre donne… Una cosa vergognosa alla quale si sono accodati, e questo ci dispiace, ma ne risponderanno ai loro elettori, anche gli altri partiti di opposizione».
Ecco, le altre forze di opposizione hanno accettato quel sistema, voi invece no.
«Noi non ci sediamo per interessi di piccolo cabotaggio, non distruggiamo principi e regole democratiche. Quello che hanno fatto è una vergogna. Calpestare la parità di genere è inaccettabile per il Pd guidato da Elly Schlein: la parità di genere è un valore non negoziabile».
Però così siete rimasti soli, i 5 Stelle non vi hanno seguito.
«Noi sulle regole non facciamo mediazioni e se qualcuno pensa di isolarci non ha capito che nel Paese e nelle piazze non ci si isola mai». Ma l`opposizione si fa anche in Parlamento… «Sì, e infatti quando l`opposizione è unita mette in difficoltà la maggioranza».
E quando non è unita?
«Quando si divide, gli elettori sono in grado di discernere sul perché ci si divide». Ma potreste almeno mediare con gli altri partiti di opposizione, con i 5 Stelle, con il Terzo polo… «Noi non facciano più mediazioni sui principi: nel Paese e nel Palazzo diciamo e facciamo le stesse cose. Chi pensa di fare mediazioni al ribasso con il Pd ha trovato il soggetto sbagliato».


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