“Non possiamo che essere dalla parte delle organizzazioni sindacali, che con un comunicato unitario, hanno ribadito la protesta dei lavoratori e delle lavoratrici di Sviluppo Lavoro Italia (l’ente in house del Ministero del Lavoro nato in sostituzione di Anpal), che in queste ore stanno scioperando per chiedere certezze sul proprio futuro lavorativo e per contrastare la persistente paralisi organizzativa dell’agenzia. Le modalità verticistiche e antieconomiche della riorganizzazione annunciata dalla nuova presidenza, ancora non chiariscono quale sia il piano industriale e prevedono una riallocazione poco trasparente delle risorse umane funzionale solamente a svilire la professionalità e le competenze dei dipendenti”. Lo dice la senatrice del Pd Susanna Camusso.
“Sono passati 5 mesi dall’interrogazione parlamentare che abbiamo presentato come Partito Democratico alla Ministra Calderone – prosegue Camusso – per chiedere meticolosa attenzione da parte del governo circa la riorganizzazione dell’agenzia considerando il ruolo fondamentale e insostituibile che svolge, o dovrebbe svolgere se amministrato correttamente, nell’attuazione delle politiche attive. Non è una novità che questa maggioranza non sia incline al confronto e non sia particolarmente attenta ai diritti dei lavoratori, ma siamo davanti al paradosso: l’attuale governo non riesce a garantire stabilità e garanzie neanche ai lavoratori impiegati dall’agenzia nazionale che ha come obiettivo primario quello di pianificare e attuare gli strumenti di contrasto alla disoccupazione e alla povertà dell’intero paese”.