«Di questa sentenza penso ogni bene possibile».
Perché pensa bene di una sentenza di condanna, senatrice Monica Cirinnà? «Perché dà una spinta al mio lavoro di relatrice della legge sulle unioni civili, al lavoro che stiamo facendo, ricordando all`Italia che da cinque anni, dal 2010 a oggi, non è ancora stata in grado di dare una risposta alla richiesta di diritti delle persone dello stesso sesso».
La Corte ricorda che gli omosessuali «hanno le stesse necessità di riconoscimento e tutela della loro relazione» degli eterosessuali.
«La Corte non parla di matrimonio o unioni civili, ma nella sentenza viene citato il mio testo base. La strada è quella giusta: ora bisogna solo fare presto».
 Lo dite da tempo, ma la legge non arriva.
«Ce la possiamo fare nei tempi dettati da Renzi».
Cioè entro no?
«Entro e non oltre il 15 ottobre l`avrà votata il Senato. Dopodiché, siccome alla Camera arriverà un testo blindato, potrà venire pubblicata in Gazzetta Ufficiale entro la fine dell`anno. Il problema è uscire dal Senato».
Già: avete adottato il suo testo base a marzo e ancora non è uscita dalla Commissione.
«Se il senatore Giovanardi presenta 1500 emendamenti…».
Ma allora come se ne esce?
«O il nostro alleato realizza che non si fa ostruzionismo contro il partito con il quale si governa e la parte più dialogante di Ncd capisce su quali punti si può stringere un accordo, oppure noi abbiamo già costruito una maggioranza diversa in Commissione giustizia (nel voto sull`adozione del testo base si schierarono a favore Pd, M5S e Sel, ndr). Ma la nostra preferenza è per una maggioranza larghissima: se qualcuno non ci sta è perché se ne è tirato fuori».
Quando entrate nel vivo dei voti?
«A breve dovrebbe arrivare il parere della Commissione Bilancio: a quel punto non ci saranno più alibi, dobbiamo accelerare».
Senatrice, dica la verità, non è che fin qui è mancato mordente al Pd?
 «Non credo. C`è voluto tempo per elaborare un testo, ora finalmente siamo riusciti a mettere insieme le diverse anime del Pd».
E` fiduciosa che sia la volta buona? «Io sono nata fiduciosa…».

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