Questa settimana in Senato due passaggi importanti sul fronte economico: l’attuazione del Pnrr e la presentazione del Def, il documento di programmazione economico-finanziaria.
Dopo le contrastanti dichiarazioni di vari esponenti del governo e della maggioranza che hanno messo in dubbio le risorse e i progetti già previsti, il Pd e le opposizioni avevano chiesto che il ministro per gli Affari europei riferisse sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Ma nell’aula Palazzo Madama il ministro Fitto nella sua informativa non ha fornito i chiarimenti necessari, lasciando immutati i dubbi sulla capacità del governo di portare a compimento tutti gli investimenti pubblici, a partire da quelli – fondamentali – per l’ammodernamento della sanità e per il sostegno agli enti locali attraverso i piani urbani integrati.
Governo e maggioranza poi, per la prima volta nella storia repubblicana, a causa delle assenze nelle fila della destra ha visto bocciata alla Camera la relazione che accompagnava il documento di economia e finanza. Un fatto gravissimo che ha costretto il governo a riscriverne in fretta e furia il testo per poi farlo rivotare alle Camere il giorno dopo, minando la credibilità internazionale del Paese, proprio mentre a Stoccolma era in corso la riunione dei ministri dell’economia di tutta Europa.
Una figuraccia frutto di incompetenza e divisioni politiche interne alla maggioranza.