“Se il sistema elettorale che si andrà ad affermare sarà proporzionale piuttosto che maggioritario, è del tutto evidente che la necessità di una vocazione maggioritaria rimane tale. Dunque nessuna delega a partiti di centro che rappresentino in così detti “moderati” immaginando un Pd schiacciato a sinistra.
Se proporzionale sarà, nessuna alleanza strategica preconfezionata nemmeno con i 5Stelle. Il sistema proporzionale non l’ho mai amato e da sempre mi batto per un maggioritario secco. Ma una volta scelto un sistema elettorale, poi devi essere conseguente: nel maggioritario definisci prima l’alleanza e poi ti presenti agli elettori, nel proporzionale si parla a tutti gli elettori e poi in base ai risultati e alle vicinanze politiche e programmatiche, si creano i governi. Piaccia o non piaccia (e a me piace poco) questa è la regola. Tutto si può fare, ma il ragionare con schemi maggioritari in un sistema proporzionale crea danni”. Così, in un articolo sul Foglio.it, il senatore Andrea Ferrazzi, capogruppo Pd in commissione Ambiente a Palazzo Madama.