“La ferita inferta dalla Giunta Marsilio al territorio del Borsacchio è dolorosa e inaccettabile. Ancora di più lo sono, se possibile, i continui balletti politici e di comunicazione che si stanno consumando sulla vicenda. Va ricordato che la decisione di tagliare 1100 ettari della riserva, limitandola a 24, fu assunta nottetempo nell’ambito dell’approvazione della Finanziaria regionale lo scorso dicembre. L’intera campagna elettorale è stata caratterizzata da questa sacrosanta battaglia tanto che all’indomani delle elezioni il Presidente Marsilio, preso da un’imprevedibile resipiscenza, lo scorso 18 marzo ha scritto una nota all’ufficio per le autonomie speciali, nella quale si comunica che “saranno riconsiderati i confini della riserva nel rispetto delle procedure e delle garanzie partecipative”. Sono quindi necessarie ulteriori garanzie riguardanti il processo di riperimetrazione dell’area protetta in modo che risponda unicamente alle esigenze di conservazione dell’ecosistema.
Un brusca frenata, quindi, pari solo a quella fatta dal Ministero della Cultura che, dopo aver scritto una nota alla Regione per censurare la decisione con cui è stata tagliata la riserva, interviene in data 7 marzo, a due giorni dalle urne, per “smentire le ricostruzioni di stampa su una contrarietà del Ministro”. Insomma vi è una grande confusione ed è urgente si faccia rapidamente chiarezza. Per questo motivo abbiamo presentato una interrogazione ad hoc per conoscere l’autentica posizione del Ministero e quali azioni intenda assumere in proposito”. Così in una nota Michele Fina, senatore e Tesoriere del Pd.


Ne Parlano