Un Free Trade Agreement fra Italia e Australia,
per intensificare l’interscambio sociale, culturale ed
economico finanziario. È stato questo uno degli argomenti di cui
si è discusso al primo incontro ufficiale fra la Sezione
Interparlamentare di Amicizia Italia-Australia, presieduta dal
senatore del Pd, Francesco Giacobbe, eletto nella circoscrizione
estero, ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide e della
quale fa parte anche il deputato Dem, Nicola Carè, eletto nella
stessa ripartizione, presente all’incontro, e la corrispettiva
australiana che raccoglie i parlamentari amici dell’Italia.
Per il gruppo australiano erano presenti entrambi i copresidenti,
il Senatore laburista Raff Ciccone, (Presidente della Commissione
Affari Esteri, Difesa e Legislazione Commerciale del Senato,
senatore federale del lavoro per Victoria) e il deputato liberale
Mr James Stevens MP. Segno che l’interesse bello sviluppare
rapporti sempre più stretti con l’Italia è una volontà bipartisan
che va al di là del colore dei governi.
“Con i parlamentari australiani abbiamo convenuto sull’importanza
della diplomazia parlamentare e sulla necessità di poter
organizzare visite ufficiali governative, oltre che parlamentari,
per poter rinsaldare ulteriormente i rapporti bilaterali”, ha
spiegato il Senatore del Pd Giacobbe eletto nella circoscrizione
estero Africa-Asia-Oceania-Antartide.
“Abbiamo anche individuato temi di reciproco interesse sui quali
lavoreremo da subito anche con il contributo degli altri
parlamentari italiani e australiani che aderiscono alle sezioni
di amicizia”, ha spiegato.
All’incontro era presente anche l’ambasciatore italiano in
Australia Paolo Crudele. “Con lui abbiamo avuto un incontro
preliminare nel quale abbiamo discusso di quanto emerso
dall’incontro dell’Intercomites a cui abbiamo entrambi
partecipato a Cairns e, in particolare, dell’importanza di
risolvere la questione legata al taglio dei fondi per
l’insegnamento della lingua italiana all’estero”, ha spiegato
Giacobbe concludendo che: “C’è tanto lavoro da fare e noi
continueremo a farlo per difendere gli interessi legittimi degli
italiani all’estero e dell’Italia”.