“Perfino dalle parole di Zaia si può trarre l’invito a una maggiore cautela nell’ipotizzare, come fa il Ddl Calderoli, ulteriori forme di differenziazione e autonomia ex art.116 Cost.?
La domanda può sembrare provocatoria, ma se, come ha riconosciuto lo stesso Presidente del Veneto, vi sono oggi significative differenze nell’attuazione del Servizio Sanitario che si traducono in disuguaglianze tra i cittadini nell’accesso alle cure, obbligando molti a “fare le valigie” per potersi curare, forse, prima di approvare il Ddl Calderoli e aumentare le disuguaglianze ed i costi anche in altre materie, sarebbe opportuno capire come riorganizzare un efficiente e universale servizio sanitario pubblico.
Nel Veneto, come ha rivendicato il Presidente Zaia, le strutture ospedaliere pubbliche sono in grado di erogare servizi di qualità e di soddisfare quasi l’intera domanda e la cardiochirurgia non è stata appaltata ad alcun operatore privato: bene, ma il problema è che siano possibili anche situazioni diverse e che il SSN sia progressivamente impoverito ed affidato ad operatori privati”. Così il capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama Andrea Giorgis, dopo l’audizione del Presidente del Veneto Luca Zaia.


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