“La recente sentenza 146/24 della Corte costituzionale ribadisce in maniera esplicita che un decreto-legge privo del requisito della straordinarietà del caso di necessità e urgenza e e/o disomogeneo è in contrasto con l’articolo 77 della Costituzione e che la sua invalidità non viene sanata dalla legge di conversione. Difficile individuare le ragioni di straordinarietà dei casi alla base delle singole disposizioni e ancora più difficile è individuare una matrice razionalmente unitaria di queste ultime. Siamo di fronte all’ennesimo decreto omnibus, privo dei requisiti costituzionalmente prescritti per l’adozione dei decreti legge. La Corte ricorda che l’adozione di un decreto legge da parte del governo è un’ipotesi eccezionale nel nostro sistema delle fonti, coerentemente con la natura parlamentare della forma di governo e con la natura e la funzione del Parlamento quale unico organo direttamente espressivo della sovranità popolare.  Legiferare per decreto legge non determina solo una violazione delle prerogative del Parlamento ma rischia di arrecare un serio danno alla certezza del diritto: immaginiamo cosa accadrebbe se, a distanza di anni, la legge di conversione venisse dichiarata incostituzionale. Il governo prenda sul serio la sentenza della Corte e la smetta di abusare della decretazione d’urgenza”. Lo ha detto in Aula il senatore Andrea Giorgis, capogruppo del Pd nella Commissione Affari costituzionali.

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