Numerose le misure rilevanti contenute nel DECRETO FISCALE approvato in via definitiva al Senato: tra le altre segnaliamo l’abolizione di Equitalia e la possibilità di “rottamare” le cartelle esattoriali, gli interventi di semplificazione fiscale e l’abolizione degli Studi di Settore:
Abolizione di Equitalia – Le competenze e il personale di Equitalia passeranno all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ente di natura pubblica controllato dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Il nuovo Ente agirà nel rispetto dello Statuto del contribuente e del principio di leale collaborazione tra fisco e cittadini.
Rottamazione delle cartelle esattoriali – Vengono definiti nel dettaglio tempi e modi; viene allargata la platea (possibilità di rottamazione estesa anche alle cartelle notificate nel 2016); vengono diluiti i pagamenti (quelli legati alla definizione agevolata possono essere pagati in 5 rate anziché 4, fermo restando che dovranno essere pagati per il 70% nell’anno 2017 e per il restante 30% nel 2018; viene concesso più tempo per presentare la domanda e si allungano poi i tempi entro i quali sarà possibile presentare la dichiarazione all’agente della riscossione, che slitta dal 23 gennaio 2017 al 31 marzo 2017; viene prevista una clausola di salvaguardia per i contribuenti che hanno già richiesto la definizione agevolata secondo le vigenti (meno favorevoli) condizioni.
Pacchetto semplificazioni fiscali – E’ prevista una moratoria estiva con stop ai versamenti fiscali derivanti da accertamenti automatici tra il 1° agosto e il 4 settembre; è consentito l’utilizzo dell’F24 cartaceo per operazioni fino a 1.000 euro e per i contribuenti non titolari di partiva IVA; no Tax day con lo spostamento delle scadenze dal 16 al 30 giugno di ogni anno di IRES, IRPEF e IRAP (versamenti IMU e TASI restano al 16 giugno); è prevista la certificazione Unica con lo spostamento dal 28 febbraio al 30 marzo del termine per l’invio della CU (il vecchio “CUD”) da parte dei datori di lavoro; sono rimodulate le scadenze 730 con lo spostamento al 23 luglio di quella per la presentazione della dichiarazione dei redditi tramite 730 precompilato; anche i CAF potranno inviare i modelli 730 ordinari fino al 23 luglio a patto che abbiano processato almeno l’80% delle dichiarazioni entro il 7 luglio; saranno eliminati diversi adempimenti informativi, dalla cedolare secca agli immobili detenuti all’estero alla scelta dei regimi contabili opzionali; le Partite IVA saranno chiuse d’ufficio, da parte dell’Agenzia delle Entrate, se inattive per tre anni; sarà esteso il ricorso alla PEC per notifiche e atti catastali; i prelievi disposti dalle imprese fino a 1.000 euro al giorno e 5.000 al mese non innescheranno più accertamenti; diventeranno deducibili le spese sostenute in trasferta dai professionisti.
Abolizione degli studi di settore – Dal 2017 al loro posto arrivano gli “indici sintetici di affidabilità fiscale” che premiano i contribuenti più seri e affidabili. A tali indici del contribuente saranno collegati anche meccanismi premiali per le imprese più affidabili (come l’esclusione o la riduzione dei termini per gli accertamenti), oltre a vantaggi come rimborsi più veloci.