“’Senza consenso è stupro’: stralciare dalla Direttiva UE sulla violenza contro le donne questo principio è un gravissimo errore ed un passo indietro inaccettabile. Il silenzio della Premier Meloni sta diventando assordante: si schieri senza esitazione per dare concreta attuazione alla Convenzione di Istanbul. È preoccupante, infatti, che dopo gli sforzi legislativi compiuti in questi dieci anni per cercare e ottenere determinati risultati oggi si metta tutto in discussione tutto. Dalla prima premier donna ci saremmo aspettate ben altro”. Lo dice la senatrice del Pd Simona Malpezzi.
“Il motivo del contendere – spiega ancora Malpezzi – ruota in particolare intorno all’articolo 5 che, seguendo il principio della Convenzione di Istanbul, nell’individuazione del reato mette al centro il consenso dato o meno dalla donna all’atto sessuale. L’approvazione porterebbe a un grande passo avanti nella definizione del reato di molestie sessuali sul lavoro e di stupro che, nella legislazione di molti Paesi, viene riconosciuto nei casi in cui avvenga con minaccia, costrizione o violenza. Perché la Premier non prende posizione? Lo dico chiaramente: per noi è inaccettabile eliminare l’articolo che definisce, e quindi sanziona, il reato di stupro come rapporto sessuale in assenza del consenso esplicito della donna. Vogliamo sapere quale è la posizione della premier Meloni: sulla difesa dei diritti delle donne non possono esserci ambiguità”.