“Il decreto Sostegni ter sul quale il Pd esprime la propria fiducia al governo è inevitabilmente datato, concepito a gennaio per contenere gli effetti dell’aumento dei prezzi delle fonti energetiche e delle materie prime. Contiene quindi ristori importanti ma insufficienti per garantire la continuità dell’attività produttiva delle aziende e delle piccole e medie imprese e sostegni alle famiglie, in un iter legislativo che ha visto migliorare il testo. Tuttavia dobbiamo partire dalla consapevolezza che l’aumento esorbitante dei costi energetici e la brutale invasione militare dell’Ucraina da parte della Russia hanno determinato un drammatico cambiamento di prospettiva, di fronte al quale serve un salto di qualità della dimensione europea. Dobbiamo partire di qui: la sfida è l’Europa. Non c’è spazio per l’ambiguità: o di qua con un’Unione europea politica, economica e sociale, capace di nuovi investimenti o con i nazionalismi, gli stati, le barriere e i confini che ci separano. Anche a Fdi dico: non pensate di poter uscire da questa crisi con le dinamiche opposizione-maggioranza o all’interno dei confini nazionali. Per aiutare imprese e famiglie e anche per affrontare iniziative diplomatiche con cui costruire la pace serve nuova Europa politica”. Lo ha detto il senatore Daniele Manca, capogruppo del Pd nella Commissione Bilancio, nella dichiarazione di voto sulla fiducia al decreto Sostegni ter. “Non abbiamo tempo – ha proseguito Manca – una tempesta si sta per scatenare su imprese e famiglie. Il governo deve assumere un’iniziativa tempestiva proprio nella dimensione europea. Ci sono interi settori produttivi che potrebbero non sopravvivere al 2023. Manifattura, ceramiche, automotive non hanno bisogno solo di ammortizzatori sociali ma di sapere quando ci saranno le condizioni per mettere un tetto ai costi dell’energia. Solo nuove politiche Ue possono ridare un’idea di speranza e di fiducia”.


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