«Domani saranno trascorsi settantotto anni da quel 25 aprile. Il momento della Liberazione, della libertà riconquistata dopo più di vent’anni di dittatura e la guerra disastrosa in cui la dittatura fascista aveva fatto sprofondare l’Italia. Riconquistata, la nostra libertà, grazie ad una generazione di giovani italiani che ebbero il coraggio e la moralità di scegliere la Resistenza. La Festa della Liberazione dovrebbe essere, deve essere, patrimonio condiviso di tutti gli italiani. E invece troppo spesso è fatta oggetto di polemiche sbagliate e gravi. È tempo che la destra italiana prenda le distanze una volta per tutte dal fascismo e riconosca che il 25 aprile è, e sarà sempre, il giorno simbolo della libertà e della democrazia. Se oggi l’Italia è un Paese forte e rispettato, è perché ci fu chi si schierò dalla parte giusta. Perché ci fu chi rischiò la vita, e chi la perse, per la libertà di tutti gli italiani indistintamente, anche di coloro che erano dalla parte sbagliata. Nella Resistenza e nell’antifascismo si trovano le radici della nostra Repubblica. Grazie a quella rinascita civile e morale si sono potuti affermare i principi fondamentali della nostra Costituzione. E il 25 aprile, è una data da festeggiare. Tutti. Senza più riserve e con convinzione, perché è il giorno in cui ricordiamo e celebriamo la nascita dell’Italia libera e democratica». Lo afferma il senatore e segretario del Partito democratico del Veneto, Andrea Martella


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