Escludere dal pagamento della rata di giugno dell’Imu anche le 40 mila famiglie che risiedono in case di cooperative a proprietà indivisa, considerandole a tutti gli effetti residenti in ‘prime case’. E’ quanto chiede il senatore del Pd Franco Mirabelli al ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni, al quale ha rivolto un’interrogazione urgente.

‘In Italia – spiega Mirabelli nell’interrogazione – oltre 40 mila famiglie, appartenenti alle fasce economicamente più deboli, abitano in affitto in alloggi di proprietà di cooperative a proprietà indivisa o mista. A partire dal decreto del ’92 istitutivo dell’Ici, a tali alloggi è stato esteso il regime fiscale dettato per le ‘prime case’, riconoscendo la funzione sociale delle cooperative che, mantenendo la proprietà degli immobili, assegnano ai soci le abitazioni con contratti di locazione di lunga durata.

La legge 214/2011 che ha istituito l’Imu, pur estendendo il beneficio della detrazione prevista per l’abitazione principale anche agli alloggi locati da cooperative indivise e IACP, non ha riconosciuto esplicitamente l’aliquota ‘prima casa’ agli alloggi stessi. Ciò ha comportato per le cooperative, e per le famiglie in affitto, il pagamento di aliquote non ‘prima casa’. E’ per questo che ho presentato un’interrogazione per chiedere al governo di impedire che queste famiglie vengano ingiustamente escluse dal provvedimento che sospenderà il pagamento della rata di giugno dell’Imu.

Il riconoscimento della funzione sociale delle cooperative a proprietà indivisa, presente nella nostra legislazione, e le condizioni economiche di famiglie dai redditi medio-bassi – conclude Mirabelli – richiedono un intervento, in fase di scrittura della norma di sospensione dell’Imu, che eviti situazioni inique’.


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