“Il piano di azione per l’automotive presentato oggi dalla Commissione UE contiene alcune scelte ragionevoli ma è complessivamente nettamente al di sotto di quanto sarebbe necessario per sostenere le imprese, i lavoratori e la domanda di veicoli a emissioni zero.
È un bene che il piano abbia riconfermato l’obiettivo di zero emissioni per i nuovi veicoli al 2035. Cancellarlo, come chiedeva la destra, sarebbe stata una scelta grave e controproducente. La stabilità della strategia europea è infatti cruciale anche per i piani di investimento dei produttori.
Il piano contiene alcune proposte utili come il meccanismo di maggiore flessibilità previsto per le multe per gli obiettivi di emissioni al 2025 e l’anticipo alla fine del 2025 della verifica del regolamento CO2. Sono condivisibili le misure per incentivare il leasing sociale, il rinnovo delle flotte aziendali, lo sviluppo delle fabbriche di batterie e delle infrastrutture di ricarica.
Rimane però assolutamente insufficiente il quadro delle risorse mobilitate.
L’industria automotive è strategica per l’economia europea ma attraversa una fase estremamente difficile: deve recuperare competitività e un preoccupante ritardo tecnologico verso i competitori cinesi e americani. L’Europa ha bisogno di un grande piano di rilancio coordinato a livello comunitario e nazionale. Il piano di azione della Commissione è un primo passo ma non certo il salto di qualità che serve.” Così in una nota il senatore Antonio Misiani, responsabile Economia del Pd.


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