Il senatore del Pd Massimo Mucchetti, presidente
della commissione Industria, è preoccupato
per il destino di Telecom e soprattutto è molto perplesso per
come si è comportato il governo. A parole Enrico Letta approvava
il progetto bipartisan di modifica della legge sull`Offerta
pubblica di acquisto, per costringere Telefónica a spendere
qualche miliardo, se proprio vuole il controllo dell`azienda
italiana, remunerando i piccoli azionisti e non solo il salotto
buono. Ma Palazzo Chigi ha boicottato la modifica promossa
da Mucchetti, affondata due giorni fa in Senato: ‘La riforma
dell`Opa viene per l`ennesima volta sospesa, ma non
cancellata: la non ammissibilità riguarda il provvedimento sugli
Enti locali cui era agganciata’. Forse prima o poi si farà, ma è
troppo tardi per evitare che Telecom vada agli spagnoli per pochi spiccioli.

Senatore Mucchetti, partiamo dall`inizio.

Dopo l`annuncio dell`accordo Telco, il 24 settembre, il Senato
fa le audizioni del caso e il 17 ottobre approva una mozione
per la riforma dell`Opa obbligatoria. Il governo è un po` perplesso,
ma non rischia il confronto. Si rimette all`aula, che dà
un consenso plebiscitario alla mozione. Pochi giorni dopo,
ecco un emendamento al decreto Imu che dà corpo alla mozione.
Il governo, prima in commissione, poi in aula, chiede il
ritiro dell`emendamento per evitare una terza lettura del decreto
alla Camera. Si accetta solo perché il governo afferma di
condividere gli argomenti del Senato e a provvedere ‘in tempi
brevissimi’, testuale.
Invece niente, nessun decreto
sull`Opa.


Passano le settimane, noi ripresentiamo, migliorato, l`emendamento.
Questa volta alla legge di Stabilità, ma la commissione Bilancio del Senato non
riesce a completare l`esame del disegno di legge. La proposta
viene riagganciata al decreto per gli Enti locali. Nel frattempo,
Marco Causi, deputato del Pd, la propone alla Camera, ma
è dichiarata non ammissibile dalla commissione Bilancio
(presieduta dal lettiano Francesco Boccia, ndr). E ora di nuovo
inammissibile al Senato. Sono passati quasi tre mesi e la riforma
resta al palo senza che il governo accetti un confronto pubblico.
Non demorderemo, ma temo ormai che arriveremo tardi.
Perché Letta è contrario a una riforma della legge sull`Opa che
ostacolerebbe l`operazione di Telefónica?


Il governo avrebbe preferito che, alla soglia fissa del 30 per
cento oltre la quale scatta l`obbligo dell`Opa e che si è dimostrata
inefficace, si aggiungesse una seconda soglia anch`essa
fissa e non una legata al controllo di fatto, quando questo derivi
da una partecipazione inferiore al 30 per cento ma superiore
al 15. Sul piano politico, il governo avrebbe voluto un
provvedimento che entrasse in vigore non prima del maggio
2014 così da non avere influenza sull`affare Telecom.
In ogni caso, la convinzione del governo è così blanda
che non è mai stata oggetto di una sua iniziativa.

Un compromesso era possibile?

Era già pronto un testo B con la seconda soglia fissa al 15 per
cento. Ma Letta non vuole un provvedimento immediatamente
esecutivo. Sarebbe, a suo avviso, un intervento su una
partita in corso che scoraggerebbe gli investimenti esteri.

Questa obiezione di Letta è fondata?

È una preoccupazione che avevamo
anche noi. Ma non è fondata. Il contratto Telco non prevede
una data per il closing. Non si danno partite senza che si
sappia quando l`arbitro fischia la fine. E non c`è passaggio del
controllo fino a quando Telefónica non si attribuirà i diritti di
voto sulle nuove azioni Telco acquisite il 24 settembre. Investimenti
esteri: Telefónica, in Telecom dal 2007, si è sempre
opposta a un aumento di capitale che abbattesse il debito,
frutto delle speculazioni degli azionisti maggiori. Senza risorse,
di quali investimenti parliamo? La Commissione Caio scoprirà
che la rete fa acqua. Sarà una conferma autorevole. E
poi? Telefónica non mette un euro in Telecom ma dà una
mancia a Intesa, Mediobanca e Generali. Starei attento a
non fare regali, quando si trovasse il modo di estrarre la rete
da Telecom per farvi investire lo Stato.
Letta sta lasciando andare
Telecom per mantenere buone relazioni con Generali,
Mediobanca, Intesa e con gli spagnoli, visto che è animatore
del forum Italia-Spagna?

Questo lo dice lei. Io credo alle
motivazioni che Letta ha dato, ancorché non le condivida.

Anche Mediaset vuole mantenere buoni rapporti con Telefónica,
viste le operazioni sulla pay tv che hanno in discussione in Spagna…


Non vedo come Mediaset possa condizionare Letta, essendo
Forza Italia all`opposizione.
L`assemblea dei soci di oggi potrebbe
ribaltare la situazione?

Molto dipenderà dalle scelte di
BlackRock. Tutto lascia credere che il fondo Usa giochi con Telefónica,
di cui è il primo socio non bancario. Come potrebbe
sfiduciare il consiglio di Telecom che l`ha appena beneficato
con il prestito convertendo? Un fondo autonomo avrebbe interesse
a un ribaltane che renda contendibile Telecom.

Che conseguenze avrebbe eventuale concerto con gli spagnoli, alle spalle del mercato?
Un accordo sottobanco tra Telefònica e BlackRock andrebbe provato dalla magistratura cui Consob ha passato le carte. Comunque, con Telefònica, BlackRock
potrebbe ricavare benefici se appoggerà l`uscita di Telecom dal Brasile.
Che cosa sta succedendo in Brasile?
La banca d`affari brasiliana Pactual sta preparando un`offerta su Tim Brasil per ripartirla tra Telefónica, America Movil e Oi-Portugal Telecom. Quando arriverà l`offerta, Telecom l`accetterà riducendo Tim Brasil a un mero fatto finanziario o la lascerà cadere perché intende restare multinazionale? Se Telecom venderà, BlackRock potrà cedere bene la sua quota agli spagnoli restando sotto il 30 per
cento. A quel punto si arriverà alla fusione per incorporazione di Telecom Italia in Telefònica, controllante de facto, a concambi azionari che lascio immaginare.
Nessuno me l`ha detto, ma è lo scenario che temo.
Esistono alternative a Telefonica?
Certo. Telecom può anche andare avanti da sola con un vero aumento di capitale. In seguito, potrà partecipare ai processi di concentrazione delle telecomunicazioni lungo l`asse renano. Sommare i debiti di Telecom Italia a quelli di Telefónica, invece,
non creerebbe ricchezza ma un debito più grande. Anche Orange e Deutsche Telecom- e il rischio Francia sono inferio- stare nel Mediterraneo o giocacom
hanno forti esposizioni debitorie ma il rischio Italia e al rischio Spagna. Dobbiamo decidere se stare nel Mediterraneo o giocare in  Serie A.
Twitter @stefanofeltri

un

Ne Parlano