“Oggi in aula si è toccato plasticamente con mano, il tilt della maggioranza nell’approccio alla concorrenza nel capitalismo digitale, per “non disturbare” i giganti del web, specie quelli amici, come Musk, che avviano interlocuzioni sulle politiche di connettività del Governo, senza passare dal parlamento. Dopo gli emendamenti PD, anche un emendamento pro-concorrenziale di Forza Italia ha ricevuto parere contrario del Governo. Le opposizioni lo hanno fatto proprio affinché fosse votato nonostante il ritiro. La maggioranza in parlamento ha votato contro in un grande imbarazzo in cui ha pure sostenuto di essere favorevole. Ciò denota non solo la divisione tra parlamento e Governo, ma anche l’ormai acclarato ostaggio del Governo verso i nuovi amici miliardari del web. Le opposizioni hanno votato unite contro l’amichettismo digitale. Alla faccia del decantato sovranismo digitale della Meloni e della cura dei diritti di cittadini e utenti, nonché della concorrenza nell’economia digitale”, così in una nota il Sen. Antonio Nicita, vicecapogruppo PD.


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