“Per le imprese italiane torna a crescere lo spettro dell’usura. I dati resi noti dalla Cgia di Mestre indicano che sono 118 mila le aziende in Italia a rischio usura, in crescita di 2600 unità rispetto allo scorso anno. I numeri ci mostrano anche una fotografia chiara delle aree di maggior rischio: le aree metropolitane ed il Mezzogiorno. Un’impresa su tre fra quelle a rischio è del sud Italia. La crisi economica e finanziaria, il blocco del credito alle aziende in crisi, apre le porte alla criminalità” afferma la senatrice Enza Rando, responsabile Legalità e Lotta alle mafie del partito Democratico.

“L’usura rappresenta una delle direttrici attraverso le quali le organizzazioni criminali si infiltrano nel tessuto economico. Come ribadito anche dalla Cgia Mestre, i fenomeni estorsivi si verificano al sud Italia ma poi i proventi di queste attività illegali vengono quasi sempre più reinvestiti al Nord” aggiunge la senatrice Pd.


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