“In zona Cesarini e dopo intense pressioni il Governo ha evitato, ma solo temporaneamente e per l’anno scolastico 2024/2025, che fosse ostacolato di fatto l’inizio delle lezioni ai giovani che frequentano le scuole con lingua d’insegnamento slovena. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha infatti trasmesso il decreto interministeriale del 26 luglio 2024 che autorizza, in deroga al DM del mese precedente, due reggenze annuali per Dirigente scolastico e due per Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA) per le scuole di lingua slovena che vengono trasformati in Organico di fatto. L’impegno della politica, delle organizzazioni sindacali, gli incontri bilaterali svoltisi a Roma, il lavoro certosino del Sindacato per le scuole slovene e del dirigente dell’Ufficio per l’istruzione in lingua slovena dell’Ufficio scolastico regionale Igor Giacomini, la mobilitazione di tutta la comunità, hanno obbligato il Governo a mettere una toppa che però autorizza la spesa solo per l’anno scolastico 2024/2025” Lo rende noto la senatrice Tatjana Rojc (Pd), riferendosi al decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito, emanato d’intesa con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, concernente, parametri, criteri e modalità per l’individuazione, su base regionale, delle istituzioni scolastiche, affidate in reggenza.
“Grande indignazione e grandissima preoccupazione – spiega la senatrice – avevano infatti destato i tagli all’organico che la direzione dell’Ufficio scolastico regionale e il Ministero avevano annunciato, senza prendere in considerazione il parere negativo, peraltro vincolante come previsto per legge della Commissione scolastica regionale per l’istruzione in lingua slovena e le esigenze specifiche”.
Rojc assicura che “il lavoro e l’impegno affinché le questioni aperte si risolvano in maniera definitiva continua incessante, per garantire alla comunità slovena quanto previsto dagli accordi internazionali che ne tutelano il patrimonio scolastico e la presenza territoriale, e il rispetto delle leggi vigenti. Ancora si attende dal 2001, data di approvazione della Legge 38 di tutela della minoranza slovena in Italia, che si applichi appieno l’articolo 13 e – aggiunge la parlamentare dem – si definisca la prevista linea diretta tra l’Ufficio per l’istruzione in lingua slovena dell’Ufficio scolastico regionale FVG e il Ministero per l’Istruzione che faciliterebbe, e di molto, il lavoro di tutto il sistema scolastico sloveno in Italia”.