“Il ministro Valditara agevoli gli
istituti scolastici che vogliano promuovere viaggi d’istruzione e
riveda in termini definitivi la norma che impone alle scuole di
diventare stazioni appaltanti qualificate per stipulare contratti
superiori a 140 mila euro. Chiediamo che, al di là di
misure-tampone opportune ma necessariamente temporanee, siano
messi a disposizione dei presidi, quanto prima e comunque fin
dall’inizio del prossimo anno scolastico, strumenti che possano
garantire modalità semplici e immediate per gestire ed effettuare
le gite scolastiche. E’ anche un auspicio della stessa Anac che
condividiamo e facciamo nostro”. Lo chiede la senatrice Tatjana
Rojc (Pd), facendo seguito a segnalazioni del territorio del
Friuli Venezia Giulia, dove si sono segnalate difficoltà
nell’organizzazione dei viaggi d’istruzione soprattutto negli
istituti più numerosi come il “Malignani” e “Copernico” di Udine,
il “Leopardi-Majorana”, “Itis-Zanussi” e “Grigoletti” di
Pordenone.
“Sono gli effetti del nuovo codice dei contratti D.Lgs.
36/2023 e dunque- osserva Rojc- bene ha fatto l’Anac venendo
incontro alle richieste e alle esigenze degli istituti
scolastici, in difficoltà nell’affrontare taluni adempimenti
previsti dalla nuova normativa. I viaggi scolastici di istruzione
hanno un vero e proprio valore didattico all’interno di una
programmazione più ampia – spiega la senatrice – offrono agli
studenti l’occasione di una vera e propria crescita personale e
di gruppo, permettono di estendere l’ambito delle esperienze di
conoscenza, e siano quindi da agevolare e incentivare. Il
ministro agisca subito e tolga i lacci burocratici che sono stati
messi dallo stesso Governo col risultato- conclude- di
trasformare in corsa a ostacoli una prassi positiva e consolidata”


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