La senatrice Maria Spilabotte, è intervenuta nel convegno dal tema “Il diritto di bambini e ragazzi alla famiglia’ che si è svolto oggi presso la Sala Polifunzionale di Roma, promosso dalla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza (di cui fa parte la sen. Spilabotte) nella giornata internazionale dedicata a queste tematiche, grazie al contributo del Dipartimento per le Politiche della Famiglia, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente del Senato Pietro Grasso ed il Ministro delle Politiche sociali Enrico Giovannini, insieme ad autorevoli relatori Presidenti di Associazioni, Comitati e Movimento a tutela dell’infanzia e dei bambini. Maria Spilabotte è intervenuta nella sessione ‘Adozioni nazionali e internazionali a confronto”. Al termine dell’incontro, la senatrice Maria Spilabotte ha dichiarato: ‘Si è trattata di una iniziativa molto importante, un confronto approfondito su tematiche molto delicate come ad esempio quello degli affidi e delle adozioni, che investe il complesso mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. Oggi, dopo che l’Italia è stato il primo Paese in Europa e secondo solo agli Stati Uniti, per numero di adozioni realizzate, assistiamo ad un progressivo calo di questo fenomeno. Occorrono dunque politiche di sostegno alle famiglie disposte ad intraprendere la strada dell’affido o dell’adozione ed in questo contesto non sono accettabili i previsti tagli di quasi il 30% contenuti nella Legge di stabilità al Fondo Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza. Esistono poi criticità legate all’impianto normativo che andrebbero superate per facilitare e favorire l’adozione, in particolare quella internazionale. Sono poi necessari e urgenti interventi mirati al controllo delle spese degli enti autorizzati a gestire il processo di adozione e che siano fissati tetti di spesa non superabili. Così come serve un controllo attento sul numero degli enti e sulla qualità del loro lavoro. Parallelamente, è urgente che la politica si impegni nella diffusione di una nuova cultura dei diritti dei minori di età: si investa nella loro scolarizzazione ed educazione, si investa per la corretta integrazione tra minori di provenienza diversa, si investa in cultura fruibile dai minori, in luoghi per l’aggregazione e lo scambio per i nostri adolescenti. La crisi non può essere pagata dai minori, non solo non è etico, ma significherebbe condannare il Paese ad un futuro incerto e certamente più povero’.

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