La senatrice Maria Spilabotte ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in merito ai piccoli Atenei, tra cui rientra anche quello dell’Università di Cassino. Infatti i nuovi criteri definiti dal D.lgs. n. 49/2012 rischiano di penalizzare le piccole università che, per quanto virtuose ed efficienti, potrebbero non riuscire ad evidenziare il loro lavoro per via di alcuni criteri pensati e modulati su vasta scala. In particolare l’interrogazione chiede quali siano i motivi per cui non sia stato definito, per la valutazione degli Atenei, un indicatore unico che tenga conto cumulativamente delle spese per il personale, degli oneri di ammortamento e delle spese per fitti passivi, spese da considerarsi sullo stesso piano proprio ai fini dalla valutazione della sostenibilità del bilancio di un ateneo e quindi valutando l’attività nel suo complesso. La senatrice Maria Spilabotte spiega: ‘Abbiamo voluto sensibilizzare il ministro per invitarlo a modificare i criteri che rischiano di penalizzare i piccoli Atenei, come ad esempio l’Università di Cassino. Gli indicatori, così come attualmente concepiti, non consentono affatto di avere un quadro chiaro, trasparente e reale della situazione economico-finanziaria in cui versano i diversi atenei presenti sul territorio nazionale né sono attenti sul versante dell’equità sociale scolastica: infatti, dai dati disponibili, si rileva che applicando questi criteri oggi gli atenei ritenuti virtuosi dal punto di vista economico-finanziario sono proprio quelli con una maggiore incidenza percentuale delle tasse e dei contributi universitari. Invitiamo a valutare se non si ritenga opportuno rivedere le modalità di attribuzione secondo un principio di equità, attribuendo ad ogni ateneo come quota base un finanziamento uguale per ciascun studente iscritto a ciascun corso di laurea al fine di evitare, come purtroppo oggi accade, enormi sperequazioni tra i diversi atenei’. L’interrogazione è stata sottoscritta da diversi senatori tra cui anche Andrea Marcucci, già sottosegretario di Stato per i beni e attività culturali e Presidente della commissione Istruzione e del Gruppo di collaborazione Senato-UNESCO.

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