Maria Spilabotte sostiene le ragioni dell’Anuu (Associazione dei Migratoristi per la conservazione dell’ambiente) che ha scritto all’Assessore regionale alla Caccia Carlo Hausmann per proporre di ridiscutere alcune norme relative al regolamento di caccia al cinghiale. Spiega la Senatrice Maria Spilabotte: “Il nuovo regolamento della caccia al cinghiale, che sicuramente è stato predisposto dalla Regione Lazio al fine di renderlo più snello e chiaro, presenta però dei punti dove emergono perplessità e pertanto sarebbe opportuna una discussione ed una rivisitazione. Nello specifico: le modalità delle cosiddette zone di braccata, in particolare sull’attribuzione dei punteggi che assegnano ingiusti vantaggi ai cacciatori residenti nelle zone braccate, senza tra l’altro tenere in maggiore considerazione la reale ed effettiva provenienza dei cacciatori nell’assegnazione delle zone di braccata e senza privilegiare l’aggiudicazione in favore di coloro che da più tempo risiedono nella zona e che più di altri conoscono il territorio e sono interessati al mantenimento dell’integrità dello stesso. Oppure l’eccessiva premialità prevista per le squadre che hanno operato nelle medesime zone da più anni con modifiche cartografiche inferiori al 20%. Vi è poi la questione legata alle modalità di risoluzione delle controversie, oggi affidate all’arbitrato dell’ATC invece che all’ADA o a commissioni rappresentative di tutte le associazioni e categorie venatorie”.
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