Con l’emergenza Covid, attraverso diversi decreti ministeriali, è stata disposta la razionalizzazione del servizio di trasporto aereo, garantendo l’operatività esclusivamente di alcuni aeroporti e la permanenza di alcune tratte aeree. Da marzo in poi, con l’attenuarsi dell’emergenza, è stata concessa l’operatività ad un numero sempre maggiore di aeroporti sul territorio. Per alcuni di questi aeroporti, nonostante figuri come garantita l’operatività, non è stata ripristinata alcuna tratta aerea.

In un Paese a forte vocazione turistica quale l’Italia, che necessita di una ripartenza rapida e di ogni strumento e mezzo adatto a garantire la ripresa dello sviluppo economico, la riduzione o cancellazione totale dei voli su alcuni scali e la mancata riattivazione delle tratte aeree determina conseguenze altamente negative, in particolare per il Sud. Un caso emblematico è l’aeroporto di Brindisi, che serve l’intera area del Salento, e dove ad oggi non opera alcuna tratta aerea rispetto a quelle attive prima dello scoppio dell’emergenza. Con una interrogazione sottoscritta anche dal presidente Marcucci e da altri senatori dem, Dario Stefàno, vice presidente del gruppo Pd chiede al governo di sapere:

“se, in ragione della conclusione della fase emergenziale più critica, il Ministro non intenda attivarsi al fine di ripristinare il maggior numero di tratte operanti prima del lockdown con particolare riguardo per i territori dell’Italia meridionale e insulare e se il Ministro non ritenga necessario, in vista del nuovo piano industriale che interessa la compagnia Alitalia, adoperarsi, d’intesa con il Ministro dello sviluppo economico, affinché vengano previste e assicurate alcune tratte aeree fuori dalle scelte di mercato, per garantire l’effettivo diritto alla mobilità”.


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