«Sono favorevole alla norma del governo, è necessario dare un margine di flessibilità ad alcuni settori economici, in particolare il turismo, che in questi anni di crisi hanno molto sofferto». Giorgio Tonini (Pd) è il presidente della commissione Bilancio del Senato, che proprio in questi giorni sta esaminando il disegno di legge di Stabilità.
 Presidente, ma con un tetto più alto non si aiuta chi paga in nero?
 «lo sto a quello che ci ha detto in audizione la Banca d`Italia: in linea, di principio è meglio avere un tetto, e anche un tetto basso. Ma c`è anche una questione di limiti pratici da considerare».
Scusi, ma tremila euro le sembra un limite basso?
 «Rimarremmo comunque tra i Paesi con una soglia bassa. Oggi ci` sono la Francia e il Portogallo a mille euro. Poi ci sono la Spagna a 2.500, il Belgio a 3 mila, l`Austria a 12.500 euro. E tanti Stati dell`Europa dell`Est che un tetto al contante non ce l`hanno proprio».
Quindi lei è contrario agli emendamenti che chiedono di lasciare il tetto a mille euro?
 «Sì, contrario. Io sono stato eletto in Trentino, in questi mesi ho ascoltato le difficoltà dei nostri operatori turistici, con l`Austria lì vicino a 12.5oo euro. Sono però favorevole ad alcuni correttivi».
Quali?
«Il primo è sui money transfer. La maggior parte dei gruppi è d`accordo nel lasciare il limite a mille euro. Credo si farà».
E poi?
«Bisogna incentivare l`uso della moneta elettronica: carte di credito e bancomat hanno un costo di esercizio troppo alto. È questo l`elemento che ne scoraggia l`uso».
 Ci sarà una modifica alla Stabilità?
 «Credo faremo un ordine del giorno che impegna il governo. In aggiunta ci dovrebbe essere un`attività di monitoraggio per vedere se il nuovo limite di tremila euro avrà effetti negativi sulla lotta all`evasione fiscale».

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