“La vicenda dell’assessora all’ambiente del Comune di Roma Paola Muraro è davvero sconcertante. Le inchieste della magistratura faranno il loro corso per accertare le eventuali responsabilità penali sue e di chi con lei ha gestito i rifiuti nella Capitale. Ma il tema da porre è politico. Una consulente di Ama prima e assessora poi che avrebbe costretto gli impianti di Rocca di Cengia e Salario ad operare in violazione delle prescrizioni delle autorizzazioni, non rispettando in particolare le percentuali di trasformazione dei rifiuti, per favorire strutture private dei soliti noti, aspetta sei mesi per togliere il disturbo?”. Lo dice il senatore Stefano Vaccari, capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente.
“Tutto ciò è sconcertante – prosegue Vaccari – perché oltre all’inganno e all’eventuale truffa ai danni dell’amministrazione pubblica, si configura il rischio che con il suo comportamento Paola Muraro abbia provocato danni all’ambiente e comportato un aggravio dei costi della gestione dei rifiuti per i cittadini romani, a tutto vantaggio dei proprietari degli impianti privati. Non era il Movimento 5 stelle, che l’ha nominata e sostenuta, a predicare onestà, trasparenza e correttezza? E in tutto questo, non una parola della sindaca Raggi nell’Aula del Campidoglio. Una vergogna, conclude Vaccari.


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