“Oggi il Senato approva in via definitiva una buona legge contro lo spreco alimentare che nasce su iniziativa del PD raccogliendo oltre 10 disegni di legge alla Camera, tra cui quelli di Chiara Gadda e Donata Lenzi in particolare. Lo spreco alimentare vale nell’Ue 143 miliardi di euro all’anno, per 173 Kg procapite di cibo buttato. Il 70% dello spreco europeo deriva dal consumo domestico, dalla ristorazione e dalla vendita al dettaglio. Il 20% del cibo prodotto in Europa finisce per diventare spreco alimentare. In Italia, secondo i dati del progetto Fusions – Last Minute Market e UnIbo, lo spreco alimentare domestico vale oltre 8 miliardi di euro, circa mezzo punto di Pil, 800 euro a testa. Eppure secondo l’Istat in Italia le persone in povertà relativa sono il 16,6% della popolazione, quelle in povertà assoluta il 9,9%. In questi numeri è racchiuso il profondo senso etico ed economico di una scelta: provare a ridurre queste disuguaglianze e ad impostare un sistema economico circolare che sprechi il meno possibile, anche per ridurre i rifiuti”. Lo dice il senatore Stefano Vaccari, capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente, intervenendo con dichiarazione di voto.
“La legge – spiega Vaccari – ha l’obiettivo di rendere più semplice ed incentivata la destinazione alla solidarietà sociale dei prodotti non più vendibili, ma consumabili. Si tratta di prodotti alimentari innanzitutto, così come farmaci e vestiti, resi cedibili attraverso la semplificazione delle disposizioni fiscali, all’estensione delle categorie di prodotti essenziali ammessi alla donazione, all’ampliamento del panel degli enti beneficiari e anche grazie a misure relative al packaging, alle etichette e al Family Bag per la ristorazione, alla raccolta dei prodotti in campo che altrimenti andrebbero distrutti. La battaglia si gioca a livello globale e locale: dalla grande distribuzione allo spreco domestico. Oggi – conclude Vaccari – ci assumiamo la nostra fetta di responsabilità e scegliamo un deciso cambio di passo per il nostro Paese, con una scelta lungimirante e virtuosa, per dare attuazione agli impegni sottoscritti nella Carta di Milano a Expo2015”.


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