“È un fatto molto positivo che i penalisti italiani con l’Unione delle Camere penali e l’Associazione nazionale magistrati stiano costruendo un percorso condiviso di proposte sulla riforma del processo penale annunciata dal governo. Quello che è paradossale è che fino ad ora a mancare del tutto è stata proprio la voce dell’Esecutivo. Non sappiamo cosa prevedrà la riforma, non sappiamo quando arriverà, sappiamo solo che se non capita nulla dal gennaio 2020 entrerà in vigore una prescrizione definita ‘una bomba sul processo penale’ dalla stessa Bongiorno. Bonafede tace perché M5s e Lega non riescono a mettersi d’accordo?”. Lo dice la senatrice Valeria Valente, vicepresidente del gruppo dem e componente della commissione Giustizia.
“Le proposte che ho sentito a Bologna nell’incontro tra ANM e UCPI – prosegue Valente – sono molto condivisibili: potenziamento dei riti alternativi, depenalizzazione, riforma dell’udienza preliminare. Mi sembrano temi importanti per ottenere un processo penale più breve e più giusto, senza mettere mano al sistema delle garanzie. Il ministro Bonafede compia un atto di coraggio: metta da parte la propaganda e avvii un’interlocuzione seria su questa piattaforma con tutte le rappresentanze interessate. Se lo farà il Pd saprà dare il suo contributo”.


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