“Alcune centinaia di detenuti in semilibertà  da due anni non tornano a dormire in carcere. Sono persone che hanno compiuto percorsi di riabilitazione. Che escono la mattina per lavorare. Due anni fa Parlamento e Governo, per evitare rischi di contagio da Covid, decisero di non farli tornare in carcere per la notte. Una scelta giusta: di prevenzione, di buon senso, di umanità, di lotta al sovraffollamento. Un anno fa prorogammo questo provvedimento, che il 31 dicembre scade. Governo e maggioranza hanno bocciato emendamenti PD nel “decreto rave” che chiedevano una nuova proroga. Stamattina il Ministro ha risposto picche a una nostra richiesta di intervenire subito, per evitare di far rientrare in carcere queste persone, che non hanno mai violato queste disposizioni. Si tratta di un diniego grave, incomprensibile, che riporta dentro centinaia di persone, aggrava il sovraffollamento, colpisce una idea di trattamento umana. Lo ripetiamo al Ministro: lei ha visitato alcuni Istituti penitenziari, ha rilasciato interviste formalmente aperte sui temi dell’art.27 della Costituzione. Ma questo rifiuto che oppone alla proroga del provvedimento guarda più alla logica del “marciscano in galera, buttiamo via la chiave”, tipica di qualche suo collega di governo e maggioranza, che a principi costituzionali e davvero garantisti”. Così il senatore del Pd Water Verini in una nota.


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