Estratto dall’intervista rilasciata a Il Messaggero
‘Il presidente ha concesso il voto segreto ad un emendamento il cui contenuto non lo meritava. L’ho detto e ho motivato la mia richiesta sul piano procedurale e di contenuto. Poi il voto è stato concesso e a quel punto non c’è stata da parte mia e di nessun altro senatore del Pd nessuna protesta. Abbiamo rispettato la sua decisione così come dovevamo fare. Lo stesso non può dirsi per i colleghi di Sel, Lega e M5S che in più occasioni hanno interrotto i lavori con modi intollerabili in un Parlamento democratico’. Così, in una intervista al Messaggero, il presidente del Pd in Senato Luigi Zanda commenta la giornata di ieri a Palazzo Madama. E aggiunge: ‘Non sempre condivido le decisioni’ del presidente Grasso. ‘Se nell’Aula del Senato non verranno ristabilite delle condizioni civili, non violente, non rissose, di lavoro comune, risulterà violentemente menomato il regolare svolgimento di un fondamentale organo costituzionale: il Parlamento’. Secondo Zanda ‘quello dei franchi tiratori è un delitto perfetto, nessuno sa chi si nasconde sotto quei voti’, ‘considero sbagliato l’utilizzo del voto segreto per ragioni o manovre politiche. Il voto segreto è previsto dall’ordinamento solo per questioni di coscienza o di particolare delicatezza’, ‘la Costituzione è l’atto legislativo più importante del nostro ordinamento, ma credo che proprio per questo la si debba onorare con il voto palese’. Sulle aperture del premier Renzi sulle modifiche all’Italicum, Zanda afferma: ‘Ritengo indispensabile che il ballottaggio sopravviva. La soglia per il premio di maggioranza al vincitore può essere elevata, magari al 40 per cento. Le soglie di accesso potrebbero essere portate tra 4 e il 5 per cento’. E sull’eventualità di ricorrere al voto anticipato afferma: ‘sono un evento da scongiurare’

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