Ma differenze con centrodestra restano le stesse di ieri e non abbasseremo la guardia
‘Il contributo che i senatori del Partito Democratico, orgogliosi della propria identità, sapranno assicurare al governo Letta sarà di costante, leale sostegno. Intendiamo fare la nostra parte fino in fondo, ben sapendo che è nostro dovere costruire un rapporto limpido e dialettico con le forze del centrodestra, con le quali eccezionalmente ci ritroviamo a condividere il sostegno al suo governo. Un supporto di seria cooperazione, ma anche di competizione costruttiva nelle idee e nelle proposte per le politiche europee, per la riforma dello Stato e per il superamento equo della crisi’. Lo afferma il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda annunciando, nell’aula di Palazzo Madama, il voto del gruppo del Pd alla mozione di fiducia del governo Letta.
‘È uno stato di necessità ciò che ha indotto a far convivere in una chiara maggioranza di governo orizzonti ideali e convincimenti politici diversi e persino giudizi opposti sulle responsabilità degli ultimi 20 anni della storia parlamentare e politica del nostro Paese. Il governo Letta è figlio dell’eccezionalità del momento che viviamo, della crisi che tormenta l’Italia. Le profonde differenze tra centrosinistra e centrodestra restano le stesse di ieri. Questo voto di fiducia non cancella, e non intende cancellare, le responsabilità politiche, e non solo politiche, di tutti e di ciascuno di noi. Così come questo voto di fiducia e non ci indurrà ad abbassare la guardia su quanto ci sta più a cuore e costituisce l’identità stessa dei Democratici: il patriottismo costituzionale, la legalità, la difesa della buona politica, dello stato di diritto, della separazione dei poteri e delle politiche per la giustizia sociale, il rigore sui conflitti tra l’interesse generale e gli interessi particolari’.
‘Ma ora, per il bene dell’Italia tutta, ci viene richiesta quell’unità della Nazione che costituisce uno di quei principi supremi della nostra Carta Costituzionale che non è dato a nessuno di modificare’.
Chiudendo il suo intervento, Zanda ricorda ‘la straordinaria attualità del pensiero di un grande italiano, Aldo Moro, che così ammoniva l’Italia: ‘questo paese non si salverà. La stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se non sorgerà un nuovo senso del dovere’. Ricordiamoci di queste parole’.

Ne Parlano