‘Questo governo nasce in una condizione di pericolo grave della nostra Repubblica, da uno stato di necessità. Nasce dalla necessità di salvare l’Italia’. Così il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda interviene a Palazzo Madama per dichiarare il voto favorevole del gruppo del Pd alla mozione di fisducia sul governo Letta. ‘Il nostro Paese continua ad essere dentro una crisi feroce, spietata, che sembra non terminare mai. Il primo trimestre del 2013 ha visto segnali di ripresa negli Stati Uniti e nelle economia emergenti. Ma l’area dell’euro e l’Italia continuano, purtroppo, a muoversi in controtendenza. Le difficoltà dei lavoratori e delle imprese rappresentano l’effetto, tragico, della crisi. L’insieme dei disoccupati e dei ‘lavoratori scoraggiati’ conta oggi 6 milioni di italiani. È in questo stato di disperazione sociale che va ricercata la ragione della tragedia sino alla follia di tanti italiani. Non possiamo, non dobbiamo lasciarli soli e possiamo farlo solo garantendo all’Italia più lavoro e più giustizia sociale’.
‘Il pericolo che stiamo correndo- spiega Zanda – è quello di un declino lento e inesorabile, che può giungere a travolgere ogni cosa. Le ragioni che ci spingono oggi a votare la fiducia al governo Letta e a sostenerlo con convinzione sono tutte nella consapevolezza di questo pericolo’.
Zanda ha quindi ricordato le parole di Giorgio Napolitano: “’Non si può più, in nessun campo sottrarsi al dovere della proposta, alla ricerca della soluzione praticabile, alla decisione netta e tempestiva per le riforme di cui la democrazia e la società italiana hanno bisogno improrogabile per sopravvivere e progredire’. Ecco perché il Pd si è rifiutato di prendere in considerazione la strada di nuove elezioni anticipate che nulla avrebbe cambiato. Un grande partito come il Partito Democratico non può permettere che l’Italia si perda nell’avventurismo’.

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