Parla il capogruppo Pd Zanda, dopo l’incontro con la Cgil
 «Utile e necessario». Il commento dei capigruppo dem alla Camera e al Senato, dopo l`incontro di ieri mattina con la delegazione Cgil è sunto del difficile momento nei rapporti tra il maggiore partito di centrosinistra e il più grande sindacato d`Italia. Poco prima era arrivata la notizia che anche la Uil scenderà in piazza con il sindacato rosso per lo sciopero generale del 12 dicembre. Roberto Speranza e Luigi Zanda hanno quindi incontrato Susanna Camusso per non incrinare ulteriormente i rapporti, pur consapevoli che la ricucitura in vista della grande mobilitazione di piazza sembra pressoché impossibile. «Seppur permanendo valutazioni non coincidenti entrambe le delegazioni hanno evidenziato il comune obiettivo di compiere ulteriori passi in avanti nel confronto sui provvedimenti e di lavorare per una proficua ed assidua interlocuzione tra Parlamento e parti sociali» hanno detto Speranza e Zanda, che ribadisce la difficoltà di trovare una quadra anche al Garantista.
 Zanda, com`è andato il confronto con Susanna Camusso?
 E` stato un incontro positivo, ci hanno consegnato dei dossier con delle informazioni e un pacchetto di ipotesi emendatine.
Richieste che prenderete in considerazione?
 L`interesse più immediato è della Camera dei Deputati dove è preso in esame il testo. Qui in Senato il dossier l`ho lasciato a chi si occupa di queste tematiche e lo stanno esaminando.
 E` stato un incontro disteso o no?
C`era un clima di consapevolezza per la serietà della situazione molto seria in termini di perdita di occupazione.
 Il 12 dicembre Cgil e Uil scendo in piazza con uno sciopero generale. Lo trova eccessivo?
 E` una decisione loro, si tratta di una scelta che non voglio commentare.
In commissione Lavoro è passato l`emendamento del Pd tra le polemiche, soprattutto attorno alle modifiche per l`articolo 18. Sacconi dice che ha vinto, ma anche parte della sinistra Pd. Chi ha ragione?
Credo che sia sbagliato metterla nei termini di chi ha vinto e chi ha perso. Mi limito a rispondere semplicemente che il testo finale corrisponde a quello approvato a larghissima maggioranza dalla direzione del Pd.
Quindi per lei il testo va bene così, o avrebbe cambiato qualcosa?
L`ho votato, quindi certo, per me va bene così.
Sulla legge elettorale, invece, la battaglia, anche quella interna, sembra ancora in alto mare…
 Su questo abbiamo delle divisioni.
Che possibilità ci sono che venga fuori una legge elettorale che soddisfi che stia dentro il patto del Nazareno ma che non dispiaccia a Ncd e sinista Pd?
 Esco dalla prima giornata di audizione. E mi sembra che si stia comunque migliorando il testo di partenza dell`Italicum. La soluzione attuale con l`innalzamento del premio di maggioranza alla lista al 40 per cento, così come la soglia di sbarramento al 3 per cento vanno nella direzione giusta.
Ma Berlusconi per rinunciare al premio di maggioranza alla coalizione vuole in cambio che lo sbarramento venga alzato. Lei dice che rimarrà al 3 per cento?
Mi sembra molto realistico.

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