“La mozione che oggi discutiamo non

vuole contrapporre le esigenze dei cinema a quelle delle moderne

piattaforme, come qualcuno ha temuto. Anzi. Vuole sottolineare

quanto i destini delle sale e quelli del cinema siano incrociati

tra loro. Pensate ai libri senza librerie e ai giornali senza

edicole, agli stadi senza spettatori, in un mondo fatto

esclusivamente di abbonamenti digitali e di televisione. Le sale

sono il luogo nei quali i film vengono meglio gustati,

selezionati e giudicati. Senza il grande schermo delle sale

sarebbe molto più difficile produrre i capolavori che hanno

fatto grande il cinema. Questa mozione chiede al governo non

solo il sostegno alle sale cinematografiche, che sono l’anello

debole, ma anche all’industria del cinema. Lo fa anche con la

consapevolezza che solo con un grande colpo di reni culturale,

che anche il cinema italiano è chiamato a fare, il nostro Paese,

come nel dopoguerra, potrà superare una crisi che sta pian piano

erodendola nostra fiducia nel futuro”. Così il senatore del Pd,

Luigi Zanda intervenendo in Aula sulle mozioni riguardanti le

sale cinematografiche.


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