Giustizia? «No alle trattative sottobanco». Il nuovo ministro?  «Senza scheletri nell`armadio, e con tanta voglia di lavorare». La legge più importante da fare?
«Ce ne sono almeno cinque». Felice Casson è preoccupato e sta alla finestra per vedere che farà Renzi.
Nuovo governo. Alle spalle l`incontro tra Renzi e Berlusconi per la legge elettorale. Teme un inciucio sulla giustizia?
«Più che temere, hp l`impressione che sarà proprio così. Già il punto di partenza è negativo, perché il governo Letta aveva scelto in materia di giustizia e legalità un basso profilo. I casi Shalabayeva e Cancellieri lo stanno a dimostrare».
Letta ormai è alle spalle. Anzi Renzi contesta proprio l`eccessiva prudenza dell`ex premier. Dove starebbe la continuità?
«Già nella scelta della stessa coalizione, che p er dipiù dovrebbe durare fino al 2018. Io però in direzione ho votato contro».
Si appresta forse a votare contro anche al governo Renzi?
«E’ prematuro parlarne… Certo che quando si è discusso di giustizia, conflitto dì interessi e legalità, con il centrodestra di Alfano, Schifani e Giovanardi, ci siamo sempre scontrati di brutto».
 Sì, ma ora c`è qualcosa di più, c`è il rapporto diretto tra Renzi e Berlusconi, ci sono contatti riservati. La giustizia, di cui Renzi non parla mai, non rischia di essere il prossimo terreno di scambio?
 «È sintomatico che non ne parli mai, perché è materia incandescente. Se il Pd vuol parlare di riforma della giustizia va in direzione opposta alla destra. Esempi chiarissimi ci sono su prescrizione, falso in bilancio, corruzione».
Temi del tutto dimenticati…
«Volutamente dimenticati, proprio per evitare scontri».
 Risponda da ex magistrato. Il prezzo che si sta pagando per avere una nuova legge elettorale non è eccessivo?
«Rispondo da politico. Su questa legge sì sta facendo una grande manfrina, perché il fatto di non averne una nuova impedisce nuove elezioni. Sia chiaro che io non ho pregiudizi nei confronti di Renzi, tanto che in Veneto lavoro benissimo con i suoi uomini, ìn trasparenza e con spirito costruttivo».
Scusi, ma il famoso incontro nella sede del Pd non ha di fatto ‘sdoganato’ un condannato definitivo?
«È la terza volta che il Pd tira fuori Berlusconi dalla fossa. Prima è stato D`Alema, poi Veltroni. Adesso Renzi. Ma ora è peggio, perché l`ex premier è un pregiudicato per il grave di frode fiscale».
Per dimostrare che non c`è inciucio quali sarebbero le cinque leggi sulla giustizia che Renzi dovrebbe varare nei suoi primi cento giorni?
«Nuova legge sulla corruzione, prescrizione, falso in bilancio e auto-riciclaggio, conflitto d`interessi, via Bossi-Fini e Fini-Giovanardi».
Nuovo ministro della Giustizia. Qual è il suo identikit?
 «Non basta che garantisca dalle porcate e che non ne abbia già fatte, deve essere in grado di agire e di cambiare la macchina dei processi e del carcere».