‘Se le cifre fossero confermate, presenterò una mozione parlamentare per chiedere al governo l’immediata interruzione dei lavori’
Colpo di scena sul fronte Tav, Torino-Lione. Con le nuove previsioni di costi – tutto fuorché low-cost – arriva il dietrofront più inaspettato, quello di Stefano Esposito, senatore Pd, il parlamentare pro-Tav per eccellenza. Se il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi e Rfi (Rete ferroviaria italiana) non smentiranno l`aumento della spesa per la tratta internazionale, dai 2,9 miliardi di euro previsti per l`Italia agli attuali 7,7 (secondo i documenti Rfi), Esposito presenterà una mozione parlamentare per chiedere al governo l`immediata interruzione dei lavori e la rinuncia della tratta italiana nel Corridorio Mediterraneo. Un`uscita inaspettata per il ruspante senatore torinese. Classe 1969, una vita nel partito – dalla Fgci al Pd -, ha difeso a spada tratta, fin dall`inizio, quest`opera contestata, a costo di scontri accesissimi con i No Tav e di prendere carta e penna per stilare, con Paolo Foietta, Tav Sì, solitario manifesto dei favorevoli al progetto. Vive tuttora sotto scorta, a seguito dì minacce e intimidazioni ricevute.
 Senatore Esposito, ha sempre considerato il Tav un`opera indispensabile, cos`è successo, ha cambiato idea? Avevano ragione i No Tav?
 Non l`ho mai considerata indispensabile a prescindere dai costi. È un`opera che serve all`Italia ed è assolutamente importante, ma a patto che non salti il rapporto virtuoso tra costi e benefici. Era previsto che la tratta transfrontaliera costasse 2,9 miliardi di euro. Ora viene fuori un accordo di programma tra ministero dei Trasporti e Rfi, di cui nessuno era a conoscenza, men che meno il Parlamento. Allora, mi chiedo chi abbia, invece, calcolato i nuovi altissimi costi? Quale tasso di inflazione sproporzionato sia stato utilizzato e quanti oneri finanziari aggiunti? Chi è il responsabile di questi numeri in libertà?
Pensa che dietro all`ipotetico lievitare dei costi ci sia una macchinazione o qualcuno che rema contro l`opera?
È ora di dire basta al Paese dei furbi e, soprattutto, dei burocrati che decidono senza rispettare i luoghi deputati a queste scelte, come il Parlamento. C`è una nube nera dietro questi numeri. Costi così alti non fanno altro che fornire alibi ai potenziali corruttori. La corruzione è la piaga nelle grandi opere. Io la combatto. Non si possono sparare cifre simili, senza logica. Voglio i responsabili, deve saltare qualche testa.
Ha chiesto un`audizione, in Commissione Trasporti, ai vertici Rfi, del ministero dell`Economia e dei Trasporti. Il ministro Lupi non l`aveva avvertita del documento siglato 1`8 agosto?
 In Parlamento nessuno lo sapeva. Oggi ho avuto una conversazione telefonica con il ministro ma ne rivelo i contenuti. Esigo trasparenza, per questo ho chiesto un`audizione pubblica. Si terrà 1`11 novembre. Non mi accontenterò di spiegazioni tecniciste e burocratiche, voglio ottenere la conferma che quanto fino a ora dichiarato e contenuto negli atti legislativi trovi pieno riscontro.
In caso contrario presenterà una mozione contraria al Tav. Quale cifra considera come discrimine tra spesa eccessiva e adeguata?
Mi attengo agli atti, 2,9 miliardi per l`Italia (in caso di finanziamento Ue) più gli oneri finanziari. Oltre non avrebbe senso farla. Sono un uomo indipendente e non sono a libro paga di nessuno. Penso di essere la migliore garanzia anche per i cittadini contrari all`opera.
In questi giorni, qualcuno dei Cinque stelle si è espresso?
 No, ci voleva il senatore Esposito.
Altra obiezione, Michael Cramer, presidente della commissione trasporti a Strasburgo ha detto che il finanziamento Ue del 40% non è garantito. Cosa ne pensa?
Cramer non conta un piffero. Voleva solo soddisfare i No Tav.

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