Necessarie più Europa e più intese internazionali
Nicola Latorre, presidente della commissione Difesa del Senato: l`Occidente è in guerra e non vuole prenderne atto. È così?
 «Tutto l`Occidente è ben consapevole di essere oggetto di un violento attacco terroristico che si sta intensificando per diffondere la paura, per colpire i valori di libertà su cui si fondano le nostre società, per farci cambiare il modo di vivere. E se questo è l`obiettivo delle cellule terroristiche in Europa, parallelamente nel teatro siro-iracheno il cosiddetto Stato Islamico combatte una guerra per espandersi tra Siria e Iraq. Questi i due fronti, questa la realtà con cui dobbiamo fare i conti».
Il presidente francese Hollande e il russo Putin parlano apertamente di conflitto. Renzi ha una strategia di attesa. Obama sembra isolazionista. Occidente in ordine sparso?
«Da quando è finito l`ordine mondiale bipolare siamo immersi in un mondo che non ha ancora saputo darsi un nuovo ordine multipolare. E continuano a emergere atteggiamenti diversi, talvolta contrapposti anche tra i paesi occidentali, oltre a un nuovo contrasto tra Russia e Usa esploso per la grave responsabilità russa nella crisi ucraina. Oggi, la drammatica offensiva terroristica impone a tutti, alle grandi potenze, all`Europa, alla coalizione internazionale contro il terrorismo di cui fanno parte tanti paesi arabi, di far prevalere il comune interesse di sconfiggere il terrorismo. Per questo a un indispensabile adeguamento della strategia militare deve corrispondere una strategia politica di medio-lungo periodo. Le grandi potenze devono accordarsi su come gestire la crisi siriana, l`Europa deve essere realmente unita e solidale nella lotta al terrorismo, i paesi arabi della coalizione devono essere tutti più protagonisti nella battaglia per fermare ogni flusso finanziario verso DAESH e per combattere contro il terrorismo».
 Sul Times di ieri un analista americano afferma che il sogno di Schengen era eccessivamente ambizioso e che è naufragato. A dire il vero tra terrorismo e migranti si chiudono le frontiere. Che ne pensa?
«Non c`è alcun documentato nesso tra terrorismo e flusso migratorio. Ciò non toglie che solo un impegno europeo comune e aggiungo non solo europeo, può consentire di gestire questo che sarà un problema di non breve periodo. D`altro canto come ha giustamente ricordato Papa Francesco non saranno né i muri né i fili spinati a fermare questo processo. Si tratta quindi di governare i flussi rendendoli compatibili con la tenuta delle nostre società, e rafforzare e rendere sempre più rigorosi i controlli. Ma si può, anzi si deve farlo senza mettere in discussione Schengen. Il naufragio di Schengen sarebbe il naufragio dell`Europa».
Gli italiani si chiedono: ma siamo preparati per fronteggiare un attacco, oppure dobbiamo sperare solo che i terroristi non ci prendano troppo sul serio?
«L`Italia è certamente in grado di fronteggiare l`offensiva terroristica. Intendiamoci il coefficiente di rischio è sempre alto perchè questo terrorismo si serve di cellule che spesso si autorganizzano e sono quindi difficilmente controllabili oltre a colpire nei posti più imprevedibili. La guardia deve essere molto alta e non possiamo dare nulla per scontato. Ma con altrettanta serietà posso dire che il nostro sistema di sicurezza e i nostri servizi di intelligence sono ben attrezzati e finora lo hanno dimostrato». L`Fbi lancia l`allarme per Roma e Milano. Pericoli concreti, reali, o solo ipotetici?
«Quelli lanciati dall`FBI sono appunto segnali di pericolo dedotti da documentazione che anche i nostri servizi hanno valutato. Nessun elemento concreto ma un segnale di pericolo che stiamo monitorando su quegli obiettivi sensibili che nelle grandi città sono tutti ben presidiati».
Controllare porti, aeroporti, monumenti, luoghi di culto: l`Italia è in grado di farlo con i mezzi a disposizione?
«L`Italia lo sta già facendo. I dati del 2015 stanno a dimostrare quanto serio e tenace sia lo sforzo prodotto. Sono state controllate, dal 1° gennaio di quest`anno, 56.426 persone e sono state eseguite 540 perquisizioni su soggetti in vario modo legati al terrorismo. Sono stati controllati e perquisiti oltre 8.000 veicoli e 160 navi. Sono state arrestate 147 persone e, altre 55 sono state espulse e rimpatriate per motivi di sicurezza dello Stato o di prevenzione del terrorismo. Ed è dei giorni scorsi l`operazione che ha portato all`arresto di 17 persone. Inoltre, sono stati sistematicamente controllati i luoghi di aggregazione culturale e religiosa collegati all`islamismo, con un`attenta attività di monitoraggio e censimento. Ovviamente dobbiamo continuare e lo faremo anche grazie alle risorse finanziarie e umane in più che con la recente legge di stabilità stiamo mettendo a disposizione delle nostre forze di sicurezza».
Renzi dice no a leggi speciali. Ma per difendere la sicurezza dovremo rassegnaci a perdere qualche grammo di libertà?
 «Il tema del rapporto tra libertà e sicurezza torna sempre in situazioni di emergenza come quella che stiamo vivendo. In Italia noi dobbiamo essere molto attenti perchè il venir meno di un giusto equilibrio tra libertà e sicurezza sarebbe una grave sconfitta. No dunque a leggi speciali, abbiamo approvato ap- pena qualche settimana fa una legge antiterrorismo che consente maggiori capacità di azione dei nostri servizi e delle nostre forze di sicurezza senza ridurre le libertà e queste norme hanno già consentito alcune importanti operazioni di prevenzione. Se altre misure si renderanno necessarie lo vedremo e le valuteremo sempre con questo spirito».
La destra italiana, a cominciare da Salvini, sembra alimentare la spirale della paura. In questo siamo diversi dai francesi che in queste ore mettono da parte le divisioni interne. Sarà questo un argomento della campagna elettorale ?
 «Io non so come intende comportarsi la destra o la Lega. So come intendiamo comportarci, anzi come ci stiamo comportando noi. Guai a fare un uso politico-elettorale di questi fatti. Serve unità, l`unità del Paese, della politica, delle istituzioni. É la condizione fondamentale per vincere contro il terrorismo. Bene ha fatto Renzi a convocare subito tutte le forze, anche di opposizione a Palazzo Chigi per condividere valutazioni e impegni. Con questo spirito unitario dobbiamo proseguire anche perchè sappiamo che nel passato noi vincemmo contro il terrorismo proprio grazie a un Paese unito».

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