‘Basta con il dolore non necessario. Finalmente si supera l`idea della sofferenza come espiazione’
Luigi Manconi, senatore del Pd che si definisce «poco credente e sostenitore tremebondo dell`eutanasia», è profondamente soddisfatto. «È stato un dialogo estremamente positivo. Credo sia possibile trovare terreno comune tra diverse tradizioni e culture, anche perché da quando nel 1995 ho presentato il primo disegno di legge sul testamento biologico, ho trovato molti mutamenti sotterranei e anche palesi nella cultura e nelle stesse istituzioni cattoliche».
Cosa vi ha unito?
 «Il rifiuto dell`ostinazione terapeutica e dei trattamenti non proporzionati, la centralità del paziente nella relazione di cura e, fondamentale, del paziente consapevole e quindi informato, sottratto all`autoritarismo e al paternalismo medico. Oltre al rifiuto del dolore non necessario, il superamento della sofferenza come espiazione».
Tutti d`accordo: decide il paziente?
«Sì. La decisione in primo luogo è sua. Sembra poco ma è tantissimo. E quindi anche idratazione e nutrizione artificiali, in quanto cure mediche e non trattamenti vitali, possono essere interrotte su rinuncia del malato o del fiduciario».
La politica vi ascolterà?
«Temo di no perché in Parlamento si è rimasti abbarbicati alle proprie appartenenze politico ideologiche e le scelte confessionali vengono presidiate. Difficile cosi un incontro privo di pregiudizi e la ricerca di uno spazio comune».
E l`eutanasia?
«Non era argomento in discussione: aderisco all`intergruppo parlamentare favorevole ad una legge sull`eutanasia che ritengo una scelta estrema da sottoporre a condizioni rigorose e che è in ogni caso una tragedia. Ma ritengo che il principio fondamentale al quale attenersi sia in ultima istanza l`autodeterminazione».

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