«Quello che si sta verificando al Brennero si può chiamare discriminazione etnica, intolleranza istituzionale, respingimento di massa, insomma una sorta di ‘cattivismo’ organizzato di Stato. E tutto ciò avviene nel 2015, in un`Europa che per un verso si mostra indifferente, per l`altro è incapace di rispondere a un fenomeno che non ha nulla di transitorio». Così il senatore pd Luigi Manconi, presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, dopo l`articolo di Repubblica che ha denunciato le discriminazioni nei confronti dei migranti che vogliono raggiungere, in treno, l`Austria.
Sono casi isolati?
«No, questa situazione va avanti da un anno. Prima degli eritrei, erano i siriani a percorrere lo stesso itinerario della vergogna. La stessa cosa accadeva nel 2011 a Ventimiglia, con i tunisini che volevano raggiungere la Francia. E, ancora, gli eritrei che si dirigono verso la Svizzera. Una condizione analoga è quella che riguarda gli afgani provenienti dalla Grecia che, con i traghetti di linea, arrivano nei porti di Venezia, Ancona e Bari. E in base a un accordo cosiddetto di ‘riammissione’ con la Grecia, vengono respinti dal nostro Paese».
Si può parlare di apartheid?
«Penso che non sia indispensabile, per parlare dell`orrore, evocare l’apartheid o i lager. Dunque se il riferimento è al SudAfrica la risposta è no, ma questo non può bastare a tranquillizzarci, né a garantire che non possa accadere anche in Italia»
 L`Austria stessa però non vuole che i migranti arrivino nel suo territorio. Quindi che fare?
«La prima battaglia politica che il governo italiano deve fare, e finora non ha fatto, è quella per superare ‘Dublino 3’, che pure ha consentito qualche piccola apertura: il ricongiungimento familiare non solo limitato a bambini e genitori, ma anche bambini e altri parenti. Tuttavia è utilizzato pochissimo. Esiste al Viminale un ufficio che si chiama ‘Unità Dublino’. Quanti lavorano li? Il numero è comunque irrisorio».
L`Italia ha convinto l`Europa a triplicare i finanziamenti di Triton. Servirà a qualcosa?
«Quella missione – lo ha dichiarato anche Juncker – è un vero fallimento. L`errore micidiale del nostro governo è stato quello di cedere alla demagogia della destra italiana e abbandonare Mare Nostrum per un motivo esclusivamente economico. L`Italia doveva battersi fmo in fondo per trasformare Mare Nostrum in una missione a dimensione europea».

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