Interrogazione al ministro Giovannini
I lavoratori donatori di sangue o genitori di bambini disabili non devono essere discriminati dalla nuova normativa in materia pensionistica, disposta dalla legge Fornero e da successive norme di specificazione e interpretazione. E’ quanto chiedono le senatrici del Pd Nicoletta Favero, Manuela Granaiola, Donella Mattesini, Maria Grazia Gatti e Rita Ghedini, che hanno rivolto un’interrogazione parlamentare al ministro del Lavoro e delle politiche sociali Enrico Giovannini sottoscritta a tutt’oggi da più di 50 parlamentari. ‘Il decreto legge ‘Salva Italia’ – spiegano le senatrici, sensibili sul tema delle politiche sociali e sulle problematiche delle classe svantaggiate – ha disposto nuove norme per il calcolo della pensione liquidata a carico dell’Assicurazione generale Obbligatoria (Ago). Secondo una nota ufficiale dell’Associazione Volontaria Italiana Sangue (Avis) del 24 settembre e le segnalazioni pervenute all’associazione da Patronati e molti cittadini, diversi istituti contrattuali, seppur coperti da contribuzione effettiva e utili ai fini pensionistici, sembrerebbero non utili al fine di determinare l’anzianità da prendere in considerazione per non far scattare le riduzioni percentuali previste dalla legge. In questa casistica rientrerebbero i permessi retribuiti per l’assistenza alle persone con disabilità grave, il congedo parentale facoltativo nel caso di nascita di un figlio, i periodi di mobilità, di cassa integrazione straordinaria o in deroga, di disoccupazione, le giornate di sciopero, le aspettative senza assegni a qualsiasi titolo e in particolare l’astensione dal lavoro per donazione di sangue e di emocomponenti. E’ evidente che si penalizzerebbero dal punto di vista pensionistico i famigliari dei disabili e i genitori che decidono di chiedere un congedo parentale. Ma non solo, sul fronte dei donatori di sangue saremmo di fronte ad una normativa punitiva in grado di scoraggiare le donazioni attuali e future e di compromettere seriamente l’obiettivo nazionale dell’autosufficienza in materia di sangue ed emocomponenti. E’ per questo che chiediamo al ministro di assimilare alla ‘prestazione effettiva di lavoro’ anche i permessi per la donazione di sangue e secondo la legge 104/92, evitando un’interpretazione eccessivamente restrittiva della nuova normativa pensionistica’.

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