Basta con le linee politiche decise a cena da pochi, fuori da ogni regola del Pd
‘E’ sicuramente un segnale positivo che ci sia in campo la candidatura di Gian Franco Schietroma, che ripristina in maniera chiara ed univoca quale sia il campo politico del PD: il centrosinistra. In più è un candidato autorevole, un uomo delle istituzioni, membro del CSM, già sottosegretario di Stato: è la candidatura giusta per unire il centrosinistra. Per quanto riguarda la posizione di Scalia, che ha proposto Pompeo, ritengo tale vicenda incomprensibile. Non si capisce più il rispetto delle regole della vita di un partito e soprattutto le regole di democrazia interna del PD. Un metodo che non appartiene ad un partito con la nostra storia. Vorrei capire come Senatore quali prerogative ho in un Partito: se mi è consentito decidere la linea del PD fuori dagli organismi dirigenti, stringendo accordi con il centrodestra attraverso una cena a base di ostriche e champagne. Un senatore può porsi fuori dalle regole del Partito e sostituirsi agli organismi dirigenti? Se è così, mi attiverò anche io, visto che ho la stessa analoga carica. Si, perchè questo è quello che ha fatto Scalia: ha stretto un accordo politico non dopo una discussione nelle sedi opportune ma attraverso una cena ristretta tra pochi intimi. La direzione regionale del PD dovrà dare risposte a queste domande. Sarei fortemente preoccupata se fosse avallata questa linea che farebbe saltare l’intera vita democratica del PD, mettendone a rischio non solo l’unità, ma anche soprattutto la credibilità. Ecco perchè anche la commissione di garanzia provinciale deve prendere subito posizione: bisogna ripristinare le regole. Basta con i cavilli interpretati a proprio piacimento o, quando non ci sono i numeri per far passare la propria linea, buttare tutto in caciara come già è stato fatto con lo scorso congresso. Avevamo concordato una soluzione che già aveva penalizzato fortemente la nostra area, retrocessa dal 65 al 40%. Abbiamo eletto un segretario con senso di responsabilità ed ora non va più bene perchè non si hanno i numeri per supportare accordi trasversali decisi da pochi? Non si può chiedere il commissariamento del partito ogni volta che lo stesso non è più funzionale alle proprie aspirazioni o si è in minoranza! Adesso Scalia dice di non voler far partecipare il suo candidato alle primarie del centrosinistra perché non vota il centrodestra. Cosa c’entrano Pallone, Fardelli e Scittarelli con il PD e con il centrosinistra? C’è poi da aggiungere: come può il Cosilam, ente al servizio delle imprese, interferire con il suo direttore nelle vicende della politica e dei partiti. Stia al suo posto e faccia il suo mestiere e la smetta di partecipare a cene e cenette per condizionare dall’esterno la vita politica di un Partito. Infine, la candidatura di Pompeo stride anche con la linea di Renzi che è contrario ai doppi incarichi istituzionali. Pompeo è già sindaco di una grande città, ricopre già una carica molto onerosa e dunque non potrà svolgere nel migliore dei modi il difficile compito di Presidente della Provincia, a differenza di Schietroma, invece, che invece, vi si potrà dedicare a tempo pieno’.

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