Istituire l’Osservatorio Euro-Mediterraneo-Mar Nero per promuovere l’informazione e la partecipazione alle politiche ambientali dei cittadini e il sostegno alle azioni di sviluppo sostenibile locale, nel quadro del partneriato euromediterraneo dell’Italia. E’ l’obiettivo del disegno di legge presentato dal senatore Gianni Pittella, vicepresidente del gruppo del Pd, sottoscritto anche dai senatori dem Alfieri, Astorre, Boldrini, Cirinnà, D’Arienzo, Fedeli, Ferrazzi, Giacobbe, Iori, Margiotta, Nannicini, Parrini, Rojc, Stefano, Vattuone e Verducci.
“Il Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre 2020 – spiega Pittella – ha confermato che è priorità strategica per l’Ue avere un vicinato meridionale democratico più stabile, verde e prospero e che a questi principi sarà ispirata la nuova Agenda europea per il Mediterraneo. A settembre 2020 il governo italiano aveva presentato un contributo sul partneriato mediterraneo fondato sull’approccio del Green New Deal in tema di energia, ambiente e cambiamento climatico, sullo sviluppo delle tecnologie di punta, sulla cooperazione fiscale, sulle nuove politiche migratorie, sul rilancio degli scambi culturali e della ricerca. In questo quadro è fondamentale che l’Italia proceda verso la concreta applicazione della Convenzione di Aarhus sull’informazione ambientale, che prevede il la piena partecipazione dei cittadini alle decisioni ambientali. Per questo proponiamo, con un apposito ddl, che la Federazione internazionale per lo sviluppo sostenibile e la lotta contro la povertà nel Mediterraneo- Mar Nero Onlus (FispMed), in collaborazione con il centro studi Regione Mezzogiorno Mediterraneo- Eu-Med e con Progetto Sud istituiscano in via sperimentale un Osservatorio Euro Mediterraneo-Mar Nero. L’Osservatorio dovrà occuparsi dello sviluppo sostenibile dell’area del Mediterraneo e del Mar Nero, attivi e promuova forum di scambio con i cittadini su questi temi, possa raccogliere fondi per lo sviluppo di attività di partneriato economico nell’area, promuova attività di informazione ed educazione ambientale, contribuisca alla partecipazione del pubblico alla formazione delle decisione in materia ambientale, collabori alle attività di difesa dei diritti umani in relazione ai cambiamenti climatici, favorisca la diffusione di stili di vita sostenibili. L’Osservatorio avrà sede in ambiti storico artistici di proprietà pubblica inutilizzati o sottoutilizzati tramite assegnazione, dal parte dell’Osservatorio stesso, alle organizzazioni di riferimento nelle città di Venezia, di Roma e di Napoli, presso il complesso di San Nicolò del Lido, ex Monastero ed ex caserma Pepe di Venezia, in quota parte del complesso monumentale del Buon Pastore di Roma, in parte del complesso monumentale di Palazzo Fuga ex Albergo dei Poveri di Napoli. Per le attività dell’Osservatorio è previsto lo stanziamento di 500 mila euro l’anno a partire dal 2021”.


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