Nell`immediato «un intervento umanitario, come giustamente prospettato dal ministro Padoan, non perché ci siano degli investitori privilegiati da tutelare ad personam, ma per venire incontro a casi accertati di persone che rischiano l`indigenza a causa dei risparmi perduti». Poi, subito dopo aver archiviato la Stabilità, «da gennaio dovremo accendere subito 3 fari: uno sull`Europa e sulle norme in materia di salvataggi bancari, uno sulle regole del risparmio e un terzo sulla Vigilanza, dove evidentemente in questo frangente qualcosa non ha funzionato». Giorgio Tonini, Pd, presidente della commissione Bilancio, tira il fiato per qualche giorno prima che sia il Senato a doversi occupare della grana degli investitori beffati e della probabile commissione d`inchiesta ipotizzata da Renzi. E delinea già una possibile novità: «Vietare la vendita di obbligazioni subordinate a clienti retail (cioè al dettaglio, ‘piccoli’, ndr): salvo piccolissime percentuali, questi prodotti potrebbero essere riservati agli investitori istituzionali».
 Cosa ne pensa della commissione d`inchiesta?
Mi sembra inevitabile. Ascolteremo tutti, a partire da Consob e Banca d`Italia, per andare a fondo alla vicenda.
E di questo pasticcio?
Penso che sarà opportuno tornarci sopra da gennaio, per fare una riflessione molto attenta su quello che è successo. Anche perché dobbiamo prepararci al futuro: l`Unione bancaria è stata salutata come un grosso passo avanti. Dobbiamo capire però come impatta sul nostro sistema creditizio, per rendere più forti le banche e più sicuri i risparmiatori.
 Fa discutere la lite sugli ‘aiuti di Stato’ con la Ue, che ha bloccato l`intervento – privato – del Fondo interbancario.
 Questo è un punto su cui va fatta chiarezza. Il bail-in in vigore dal 2016 è basato sul principio che una banca non deve essere più salvata da soldi pubblici. Le nostre crisi minori, relative a 4 banche locali, sono avvenute in una ‘terra di nessuno’ fra le vecchie e le nuove regole europee. Accade però che in Germania diverse banche siano ancora pubbliche, o dello Stato centrale o dei Lander, e quindi l`azionistapubblico potrà continuare a intervenire per tutelare se stesso. Ma non può esserci un doppio regime: ufficialmente si vietano gli aiuti di Stato, ma poi si introduce un divieto vero e proprio per alcuni Stati e una forma di aiuto mascherato per altri. Bisognerà coniugare bene, quindi, un principio di per sé valido, che richiederà comunque un rodaggio.
Intanto si ragiona sull`intervento del governo per rimborsare in parte chi ha subito gravi perdite. È giusto?
È chiaro che non si può adottare un provvedimento erga omnes, non si può sanare a posteriori quello che resta un comportamento di mercato. E non si può stabilire per legge che le perdite sono pubbliche e i profitti privati. Al governo va dato atto di aver evitato un impatto traumatico sui lavoratori e sui correntisti. Sono rimaste penalizzate però queste figure – tipo centauro degli obbligazionisti subordinati. Parlando di «misure umanitarie» Padoan ha suscitato qualche ironia, ma del tutto immotivata: qui va trovata una via d`uscita per salvare casi di profonda sofferenza. E non vedo perché la Ue dovrebbe opporsi a un intervento simile. Nello stesso tempo il sistema deve assumere anticorpi per evitare la strumentalizzazione dei piccoli risparmiatori, che diventano vittime se sono indotti – con atti fraudolenti – ad acquistare prodotti ad alto rischio senza averne piena consapevolezza, dubbio che andrà accertato dai giudici.
A quali anticorpi pensa?
Oggi c`è spesso un conflitto d`interessi nelle banche, fra la raccolta del risparmio che fanno e la funzione di banca d`investimento, specie quando collocano prodotti finanziari che le riguardano in prima persona. Andrà valutato se introdurre regole che disciplinino questo doppio rapporto, anche in capo all`operatore più minuto. A esempio vietando la vendita di certi prodotti ai clienti al dettaglio.
Nel mirino è anche la ‘catena’ della Vigilanza.
Qualcosa non ha funzionato evidentemente fra Consob, la Banca d`Italia e la Bce che sempre più eserciterà la sua vigilanza centralizzata. Il risultato è che, dopo aver vantato un sistema capace di prevenire le crisi, ne stiamo vivendo una. Anche su questo dovrà far chiarezza.

Ne Parlano